Chiusa per un giorno una scuola elementare, che ha lasciato a casa 160 bambini, a causa dello sciopero da parte di quattro bidelli che hanno richiesto l'introduzione della dieta dei gruppi sanguigni. È quanto accaduto alla scuola "Gaggio Deledda" di Gaggio di Piano, frazione di Castelfranco Emilia (Modena) venerdì scorso.
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Se il sindaco parla di «motivazioni da avanspettacolo», la dirigente scolastica dice di non aver avuto alternative.
«Rischiavo di trovarmi 160 bambini dai 6 ai 10 anni alle 7:30 del mattino fuori dalla scuola, senza alcuna assistenza dei collaboratori assegnati e senza poterli rimpiazzare», ha spiegato la dirigente Vilma Baraccani. Le astensioni dal lavoro sono state annunciate nei giorni scorsi quando i collaboratori scolastici hanno deciso di aderire alla mobilitazione indetta dal Sindacato autonomo europeo scuola ed ecologia.
Inevitabili i disagi delle famiglie che, soprattutto via social, hanno criticato un'iniziativa forse più legata al desiderio di un weekend lungo che a quello di una dieta che non ha ancora l'approvazione ufficiale della scienza e, al contrario, criticata da più parti proprio per la mancanza di una certificazione.
«Provo sincero e profondo sconcerto - ha dichiarato il primo cittadino -. Al netto del sacrosanto diritto di scioperare, ritengo che farlo con queste motivazioni significhi svilire il valore di un atto fondamentale quale è lo sciopero a tutela dei lavoratori».
Di contro, a non partecipare allo sciopero sono stati i docenti della elementari Deledda, nonostante la mobilitazione chiamasse in causa anche loro.