Daniela ha un cancro, trova la madre biologica per curarsi ma lei rifiuta: «Comportamento disumano, basta prelievo anonimo»

Daniela ha un cancro, la madre biologica rifiuta l'aiuto. «Da lei un comportamento disumano»
Daniela ha un cancro, la madre biologica rifiuta l'aiuto. «Da lei un comportamento disumano»
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Venerdì 23 Aprile 2021, 10:23 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 12:03

Ha fatto molto parlare negli ultimi giorni il caso di Daniela Molinari, un’infermiera psichiatrica di 47 anni malata di cancro che ha cercato e trovato la madre biologica, a cui ha chiesto un prelievo di sangue per accedere ad una cura sperimentale. Ma che dalla mamma si è sentita dire un secco no, dato che la donna si è rifiutata di sottoporsi al prelievo.

Al Corriere della Sera Daniela, delusa a dir poco, definisce «disumano» il comportamento della madre biologica. «Stiamo cercando di preservare la contaminazione degli organi vitali - ha spiegato - ma non ho tempo. Io ci corro, contro il tempo». La 47enne, madre di una bambina di 9 anni, aveva lanciato appelli al quotidiano La Provincia di Como e si era poi rivolta ai giudici del tribunale dei minori: erano stati questi ultimi a rintracciare la mamma, che però aveva rifiutato il prelievo. Una «sentenza di morte», aveva scritto Daniela in una lettera pubblicata sul quotidiano comasco. «Mi chiedo come tu ti addormenti la sera, come fai a vivere sapendo che hai negato senza possibilità di ripensamento la cosa che ti è stata chiesta: un prelievo di sangue in totale anonimato».

«Tre anni fa scoprono un tumore al seno - ha raccontato ancora al Corriere - All’inizio non c’è enorme preoccupazione, ma la situazione si aggrava. Morale: nell’ambito di una cura sperimentale americana, ho bisogno della mappatura del codice genetico e mi serve quello della mamma biologica: basta un prelievo di sangue, un tampone salivare, nulla di che, nella garanzia totale e assoluta dell’anonimato». Ma lei ha detto no. «Quando si sono presentati a casa sua, lei ha detto che se l’aspettava. Aveva letto La Provincia di Como, che mi segue dall’inizio.

C’è stato un periodo della mia vita in cui volevo a tutti i costi scoprire chi fosse mia madre, ma ho lasciato perdere». «Avrebbe anche potuto abortire, invece mi ha fatta nascere - conclude - sono stata fortunata».

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