Meningite, il cuore del medico napoletano morto salva la vita di un 14enne

Meningite, il cuore del medico napoletano morto salva la vita di un 14enne
di Rosalba Avitabile
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Venerdì 4 Gennaio 2019, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 13:17

Due città in lutto, Grumo Nevano e Mugnano per la morte del giovane medico, Vincenzo Di Stazio, stroncato da una meningite fulminante. Donato il cuore, salverà la vita di Alessio C. un ragazzino di Scafati poco più che quattordicenne da tempo in attesa di un donatore. È questa la decisione dei familiari: donare gli organi di Vincenzo.

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L'operazione di espianto e trapianto di cuore avverrà all'ospedale Monaldi. La notizia dell'esistenza di un cuore disponibile è stata accolta con commozione e felicità dai genitori di Alessio, che sui social network parlano di vita nuova. Il dottore mugnanese continuerà così a vivere nel corpo di un'altra persona salvando la vita di un ragazzino. Il miracolo della donazione, commenta un amico di famiglia di Alessio. Di Stazio sempre pronto ad affrontare emergenze delicate ha salvato la vita di tante persone, come dimostrano i tanti post di ringraziamento sulla sua pagina di facebook.
 
I funerali si sono svolti ieri nella basilica pontificia San Tammaro di Grumo Nevano, officiati dallo zio di Enzo, padre Giuseppe Filocamo insieme al parroco della basilica pontificia, don Alfonso D'Errico, che lo ha ricordato per la sua «spiritualità, amante della vita, una eccellenza della sanità campana». La chiesa era gremita non solo di amici e parenti, ma anche di tanti pazienti che hanno voluto essere presenti per l'ultimo saluto, ricordando il medico per la sua professionalità, gentilezza ed educazione.

Di Stazio lascia la moglie Antonella Capasso, pediatra, tre figli, Giovanni, Nicoletta e Antonio, i genitori, la sorella e un fratello. Le due famiglie, Di Stazio e Capasso, sono molto conosciute non solo a Grumo Nevano, ma anche a Giugliano, Pozzuoli e Sant'Antimo. Vincenzo Di Stazio, chirurgo nella clinica Villa Dei Fiori di Mugnano, è deceduto all'ospedale Cotugno. L'uomo era stato ricoverato la notte di Capodanno prima nella clinica Villa dei Fiori, dove lavorava da tempo: aveva la febbre molto alta: poi il trasferimento all'Ospedale del Mare e infine al Cotugno, dove è arrivata la diagnosi e dove il paziente è infine deceduto.

In ospedale si è proceduto all'espianto degli organi: il cuore del 40enne è stato utilizzato per salvare la vita a un bambino. Il medico, chirurgo alla clinica Villa dei Fiori di Mugnano, era stato ricoverato proprio nel nosocomio nel quale lavorava la notte di Capodanno con febbre altissima.

In seguito al decesso del 40enne, sono state attivate tutte le procedure di profilassi sia all'Ospedale del Mare che tra i familiari del medico. Al Cotugno, invece, si è proceduto con l'espianto degli organi. È il terzo decesso di meningite a Grumo Nevano registrato negli ultimi diciotto anni. Un bambino, un anziano parrucchiere e infine l'altro giorno Vincenzo. Lo scorso anno invece una bambina fu ricoverata d'urgenza per sospetta meningite, ma per fortuna fu salvata in tempo.

Dopo questo episodio scende in campo Silvestro Scotti: «I medici devono vaccinarsi contro la meningite da pneumococco - spiega il presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli, esprimendo vicinanza alla famiglia del collega: «L'Ordine dei medici ribadisce la necessità di introdurre il vaccino anti-pneumococcico nel Piano nazionale prevenzione vaccinale per i soggetti a rischio per esposizione professionale».

E poi aggiunge: «Vorrei che arrivasse alla famiglia del collega scomparso prematuramente un forte messaggio di cordoglio da parte dell'intera categoria che rappresento».

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