Crollo del Ponte Morandi, a Genova lunghe code in ospedale per donare il sangue ai feriti

Crollo del Ponte Morandi, a Genova lunghe code in ospedale per donare il sangue ai feriti
Crollo del Ponte Morandi, a Genova lunghe code in ospedale per donare il sangue ai feriti
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Martedì 14 Agosto 2018, 20:18

Una città che tante, troppe volte ha dovuto fare i conti con grandi tragedie, spesso scaturite dalla pericolosa commistione tra disastri naturali e l'opera scellerata dell'uomo. Ancora una volta, la città di Genova deve fare i conti con una vera e propria tragedia, ma il popolo di Zena, come la chiamano i suoi abitanti, anche stavolta ha dimostrato una grande solidarietà. Le lunghe code in ospedale, per donare il sangue ai feriti in seguito al crollo del Ponte Morandi, sono la più efficace testimonianza della mobilitazione dei genovesi.

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Luigi Bottaro, direttore generale dell'Asl 3 di Genova, ci ha tenuto a precisarlo: «La città ha risposto in modo fantastico anche questa volta. Per tutto il pomeriggio c'è stata la coda di ragazzi davanti al centro trasfusioni dell'ospedale Villa Scassi per donare il sangue».

Secondo Bottaro, anche se le scorte di sangue al momento sembrano bastare, ogni donazione resta comunque un gesto di solidarietà molto gradito. In totale, sono una cinquantina i donatori che si sono presentati al centro in poche ore. Tra i ricoverati a Villa Scassi - una decina in tutto - ci sono due uomini in prognosi riservata, che sono stati sottoposti a intervento chirurgico, tra cui un trentaquattrenne triestino. «I feriti - aggiunge Bottaro - hanno riportato traumi cranici o da schiacciamento. Poi ci sono le persone sotto choc, che sono state ricoverate in osservazione breve».

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