Gli abissi della follia, forse è solo questo il movente. Di prima mattina ha chiuso un litigio con la madre sferrandole un’unica coltellata al collo. Poi ha fatto la doccia, indossato abiti puliti ed è uscito, tranquillo. Nell’appartamento di via Nuvolone, nel quartiere Cambonino, periferia di Cremona, dopo le urla è sceso il silenzio. I poliziotti hanno fatto irruzione con indosso i giubbotti antiproiettile, temendo che l’assassino fosse ancora barricato dentro. Invece Younes El Yassire, 35 anni, è sparito. La caccia all’uomo è durata fino a sera. Era già buio quando l’equipaggio di una volante lo ha trovato che vagava solo alla periferia della città. Lo hanno portato in questura, lui si è rifugiato nel silenzio.
Mancava poco a mezzogiorno quando la tragedia si è consumata nella camera dell’appartamento al quinto piano, in un palazzo popolato da famiglie di stranieri. Fatna Moukhrif, 54 anni, originaria del Marocco ma da tempo residente a Cremona, è stata uccisa sul letto matrimoniale. È stato il marito M’Hammed a trovarla, tornando dal lavoro.
Non si sa che cosa sia accaduto nell’appartamento, poco prima di mezzogiorno. Fatna era sola in casa con Younes. Poi un litigio o un’improvvisa esplosione di violenza. I vicini hanno sentito le urla, poi il silenzio. Poi urla, ancora, poco dopo: era M’Hammed, disperato davanti alla moglie in fin di vita. E Younes intanto era già lontano.