Covid, la variante inglese fa tremare l'Europa: migliaia di casi, primo contagiato anche in Italia

polizia_controlli_stazioni_londra_covid
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di Mario Fabbroni
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Lunedì 21 Dicembre 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 10:39

È già qui. Neppure il tempo di annunciare nella tarda mattinata di ieri la variante del “Covid Bis”, spargendo il terrore sull’intero pianeta, che in serata viene scoperto il primo contagiato “italiano” del coronavirus modificato. Anzi, due. «Il paziente, e il suo convivente, rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito tutte le procedure stabilite», ha fatto sapere il ministro Speranza. 


DIFFUSIONE RAPIDA.

La variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna è stata tra l’altro già rintracciata anche in Olanda, Danimarca, Australia e forse Sudafrica. «È fuori controllo», hanno ammesso le autorità a Londra, tanto da far raddoppiare i contagi nel Regno in appena una settimana. Il nuovo ceppo del Covid spaventa soprattutto perché è altamente contagioso - fino al 70% in più a Londra e nel sud-est dell’Inghilterra - tanto da costringere il governo britannico ad imporre il lockdown nella capitale. L’Oms ha fatto sapere di essere in «stretto contatto» con gli uomini di Boris Johnson e, nel frattempo, ha invitato tutti i governi europei a «rafforzare le proprie procedure di controllo e prevenzione». 


VACCINI. Non è ancora detto che la malattia sia più letale, anzi c’è chi lo esclude: «La variante di Sars-CoV2 presenta delle mutazioni sulla proteina di superficie del virus, la cosiddetta Spike, che non sembrano alterare sia l’aggressività clinica che la risposta ai vaccini», dice il direttore generare della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. Tuttavia c’è la possibilità che «incida sui metodi diagnostici», ha avvertito ancora l’Oms. Quanto al vaccino, secondo l’università di Oxford (che sta lavorando al farmaco con AstraZeneca) la nuova variante del Covid «non preoccupa». 


ROTTURA UE. Subito scattata la chiusura europea nei confronti della Gran Bretagna, che evoca il drammatico scenario della scorsa primavera, quando il crescente impeto della prima ondata della pandemia costrinse l’Europa a blindare i propri confini. E potrebbe andare anche peggio, con una rottura completa tra Londra e l’Ue nel caso di un “no deal” sugli accordi commerciali post-Brexit.

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