Morta dopo l’Astrazeneca, la sua vita vale 77mila euro

Morta dopo l’Astrazeneca, la sua vita vale 77mila euro
di Elena Gianturco
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Martedì 17 Maggio 2022, 06:00

Poco più di 77mila euro. Ecco quanto vale la vita di Francesca Tuscano, morta a 32 anni dopo aver ricevuto una dose del vaccino Astrazeneca. L’insegnante genovese è deceduta nell’aprile del 2021 all’ospedale San Martino di Genova per una trombosi cerebrale: due settimane dopo essersi vaccinata. A un anno di distanza è stato reso noto l’indennizzo previsto dallo Stato: 77.468,53 euro.

È questa la cifra destinata «ai parenti aventi diritto che ne fanno domanda, nel caso in cui la morte del danneggiato sia stata determinata dalle vaccinazioni», in base alla legge che ha stanziato un fondo da 150 milioni di euro destinato proprio a chi ha subito danni dalla vaccinazione anti Covid. E se qualsiasi risarcimento è irrisorio davanti a una giovane vita spezzata, la cifra stabilita sembra davvero ridicola. È probabile che la famiglia scelga la strada della causa civile: intanto gli avvocati si stanno occupando delle delle pratiche burocratiche per accedere agli indennizzi.

Inoltre legali e familiari stanno ragionando anche su una lettera di messa in mora nei confronti dell’Avvocatura dello Stato. Un anno fa la giovane docente di sostegno lavorava anche nella biblioteca universitaria ed era stata inserita nelle liste del personale da vaccinare.

Francesca aveva ricevuto il siero il 22 marzo e pochi giorni dopo l’iniezione aveva iniziato ad accusare malori. A 24 ore di distanza, il 3 aprile, era stata trovata in casa in stato di incoscienza ed era stata ricoverata in ospedale, dove è morta il 4 aprile, il giorno di Pasqua. Un decesso che per i consulenti medici è da collegare agli «effetti avversi da somministrazione di vaccino anti Covid- 19» scagionando quindi i medici coinvolti. Secondo la consulenza tecnica inoltre la 32enne è morta per una rara trombosi cerebrale «associata a piastrine basse, scatenata in particolare nelle giovani donne dai vaccini basati su adenovirus», come Astrazeneca.

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