Covid, Rt risale a 0,89 ma cala l'incidenza. Brusaferro: «Curva scende, ma più casi tra i bambini di 0-9 anni»

Covid, Rt risale a 0,89 ma cala l'incidenza. Brusaferro: «Curva scende, ma più casi tra i bambini di 0-9 anni»
Covid, Rt risale a 0,89 ma cala l'incidenza. Brusaferro: «Curva scende, ma più casi tra i bambini di 0-9 anni»
4 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Maggio 2021, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 17:50

Colori delle Regioni, chi può cambiare colore. Come ogni venerdì è il giorno dei dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, che rispecchiano la situazione della pandemia in Italia. E secondo quanto apprende l'ANSA, anche questa settimana sale l'indice di contagio del coronavirus nel nostro Paese: dallo 0,85 della scorsa settimana, l'RT sale oggi a 0,89. In discesa invece l'incidenza, che secondo gli ultimi calcoli sarebbe a 127 (la scorsa settimana il dato era 146).

Brusaferro: salgono contagi tra i bambini

«La curva in Italia è in decrescita mentre in altri paesi Ue la situazione è altalenante e di transizione. La decrescita in Italia è sempre lenta ma il dato significativo è che questa settimana in tutte le regioni e province autonome è registrata una decrescita». Lo ha affermato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia. «L'età media dei casi scende a 41 anni e anche l'età media dei ricoveri scende a 65 anni.

I casi però segnano un aumento tra i più giovani, tra 0 e 9 anni. I casi tra gli over-80 decrescono più rapidamente delle altre fasce e questo è un effetto delle vaccinazioni».

«Ci sono segnali positivi per la riduzione dei ricoveri in terapia intensiva e aree mediche e sale da 24mila a oltre 27mila il numero dei casi per cui è possibile il tracciamento e in varie regioni. Ci si sta avvicinando al valore di 50 casi per 100mila che è il valore soglia per rendere possibile il tracciamento», ha detto Brusaferro, che ha sottolineato un calo della mortalità: «Cominciamo a vedere ora gli effetti di un calo anche rispetto alla mortalità ma la curva è ancora in fase iniziale». 

Regioni, chi può cambiare colore

L'Italia diventa sempre più gialla e nessuna regione dovrebbe essere rossa: la Val d'Aosta, l'unica ancora a rischio alto, dovrebbe, infatti, diventare arancione. Verso un cambio di colore anche per Calabria, Puglia e Basilicata che dovrebbero passare dall'arancione al giallo. Incerta ancora la situazione per la Sardegna. Le decisioni, sulla base dei dati della cabina di regia verranno prese dal ministro della Salute Roberto Speranza con le ordinanze delle prossime ore. L'Italia, secondo quanto apprende l'Ansa, avrebbe solo due regioni in arancione: la Sicilia e la Valle d'Aosta. I cambi di fascia partiranno lunedi prossimo.

I dati del monitoraggio Iss

Miglioramento generale del rischio in Italia per l'epidemia di Covid, con nessuna Regione a rischio alto per la seconda settimana consecutiva. Sei Regioni e province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui una, Calabria, ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) . Le altre 15 Regioni e province hanno una classificazione di rischio basso. Una Regione (Molise) e una Provincia Autonoma (Bolzano) hanno un Rt puntuale maggiore di uno, ma con il limite inferiore sotto l'uno.

Sardegna e Calabria sono le regioni italiane nelle quali l'indice di trasmissibilità del Covid-19, noto come R(t), è il più basso d'Italia. In particolare l'Isola ha già chiesto al ministro Speranza, con un dossier, di poter arrivare anticipatamente dalla fascia arancione a quella gialla visto il calo dei contagi e l'assenza di focolai - ora certificata dalla bozza del report settimanale - e di allerte specifiche. Il numero settimanale dei casi si attesta infatti su 1.072 con un incidenza di circa 67 casi per 100mila abitanti. Bassa la classificazione complessiva del rischio. Manca ancora l'ufficialità ma sembra certo, invece, il cambio di colore da arancione a giallo della Calabria, che nella settimana tra il 24 aprile e il 2 maggio ha registrato 2.283 casi, anche se con qualche focolaio la classificazione complessiva del rischio è «moderata, ad alta probabilità di progressione».

Scende il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: si tratta di 5 contro le 8 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la soglia critica (27%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.748 (27/04/2021) a 2.423 (04/05/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (29%). Le persone ricoverate passano da 20.312 (27/04) a 18.176 (04/05). 

© RIPRODUZIONE RISERVATA