Covid: Calabria, Emilia-Romagna Lombardia, Sicilia e Veneto diventano regioni arancioni. Speranza: «Massima attenzione, virus circola molto»

Covid, Calabria Emilia Romagna Lombardia, Sicilia e Veneto diventano regioni arancioni. Speranza in serata firma l'ordinanza
Covid, Calabria Emilia Romagna Lombardia, Sicilia e Veneto diventano regioni arancioni. Speranza in serata firma l'ordinanza
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Venerdì 8 Gennaio 2021, 13:54 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 08:07

Passano in area arancione le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio. Lo riferisce una nota del ministero della Salute. Nessuna regione sarà in zona rossa. 

«Ho firmato una nuova ordinanza che porta in zona arancione le regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto.

Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione perché il virus circola molto e l'indice del contagio è in crescita». Lo afferma su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza.

La decisione è determinata dai dati emersi dal monitoraggio settimanale Ministero della Salute-Istituto superiore di sanità. Per la valutazione si prendono in considerazione l'Rt, l'incidenza e il rischio per determinare in quale zona deve essere messa una Regione. Visto che l'incidenza, cioè il numero di positivi per 100mila abitanti, è alta ovunque e il rischio è alto o moderato in tutte le Regioni (a parte la Toscana), ci si basa principalmente sul fattore di replicazione del virus, cioè l'Rt. Se è sopra 1 si entra in zona arancione, se supera 1,25 in zona rossa.

Per valutare l'Rt non si tiene conto del dato medio ma dell'intervallo inferiore dei due che appunto servono a ricostruire la media. 

Questi i dati di tutte le Regioni, con indicato tra parentesi l'intervallo inferiore dell'Rt. Abruzzo 0,9 (0,83), Basilicata 0,83 (0,67), Calabria 1,14 (1,04), Campania 0,83 (0,76), Emilia-Romagna 1,05 (1,03), Friuli 0,91 (0,86), Lazio 0,98 (0,94), Liguria 1,02 (0,95), Lombardia 1,27 (1,24), Marche 0,93 (0,82), Molise 1,27 (0,96), Piemonte 0,95 (0,92), Provincia Bolzano 0,81 (0,75), Provincia di Trento 0,85 (0,79), Puglia 1 (0,96), Sardegna 1,02 (0,95), Sicilia 1,04 (0,99), Toscana 0,9 (0,87), Umbria 1,01 (0,95), Val d'Aosta 1,07 (0,87), Veneto 0,97 (0,96).

«Siamo a 166 casi per 100mila abitanti in 7 giorni come incidenza e c'è grande variabilità tra regioni, con il Veneto che mantiene incidenza elevata, ma tutte le regioni hanno incidenza superiore per poter passare da una fase di mitigazione ad una di controllo con il tracciamento individuale». Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.

Ancora Brusaferro: «C'è un incremento della velocità di crescita dei casi, come indica l'indice Rt che è sopra 1 in molte regioni. In quasi tutte le regioni il trend dei casi è in crescita» e «ci sono sovraccarichi per i servizi assistenziali con una classificazione del rischio di impatto Alta in molte Regioni».

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