Covid, quando finirà l'ondata estiva? «Picco tra 15 giorni, poi la discesa come in Portogallo»

Covid, quando finirà l'ondata estiva? «Picco tra 15 giorni, poi la discesa come in Portogallo»
Covid, quando finirà l'ondata estiva? «Picco tra 15 giorni, poi la discesa come in Portogallo»
di Domenico Zurlo
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Venerdì 1 Luglio 2022, 20:19

Quando finirà l'ondata estiva di Covid, che da qualche settimana vede i bollettini quotidiani aumentare i numeri di contagi e ricoveri? Secondo il fisico Giorgio Sestili, il picco ci sarà tra una quindicina di giorni, per poi scendere. Una previsione ottimistica da parte di uno dei maggiori esperti italiani, che fin dall'inizio della pandemia analizza e monitora l'andamento epidemico di Sars-CoV-2, analizzando i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Anche se bisogna comunque tenere conto dei tantissimi casi 'sommersi' di chi ha sintomi e non fa il tampone per non isolarsi, come lamentato negli ultimi giorni dai medici di famiglia.

Bollettino Covid di venerdì 1 luglio 2022: 86.334 casi e 72 morti, oltre 200 ricoverati in più

«La nuova ondata per quanto riguarda i contagi c'è ed è partita a fine maggio con una forte accelerazione, in cui l'Rt è passato da 0,78 il minimo toccato a fine maggio per poi risalire in un mese. C'è poi anche da evidenziare la forte sottostima dei casi positivi rispetto al passato. Il picco? Probabile tra 15 giorni, come accaduto in Portogallo che ha vissuto la nostra situazione un mese prima, la loro ondata sicuramente spinta dalle variante Omicron Ba.4 e Ba.5, è partita il 25 aprile e ha raggiunto il picco dopo 30-40 giorni e ora è scesa molto velocemente. In questo momento in Portogallo l'incidenza dei casi è la stessa che si aveva quando è partita l'ondata», afferma Sestili all'Adnkronos Salute.

«Le varianti Omicron ci stano abituando a vampate veloci di risalita dei casi - aggiunge l'analista - Ormai penso che l'obiettivo sia quello di rendere il virus endemico e quindi lasciarlo circolare. Manterrei la mascherina al chiuso però: per un livello di protezione che ha un costo minimo di impegno e poi perché è comunque una difesa dal contagio.

Un virus endemico non significa abbassare la guarda - rimarca il fisico - ha una forte capacità di mutare e per ora ci è andata bene ma non sappiamo se la prossima mutazione potrebbe portare una maggiore patogenicità. Quello che serve per non farci trovare impreparati - conclude - è rafforzare la nostra capacità di monitoraggio e sequenziamento».

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