Cabina di regia: obbligo di mascherina all'aperto, Ffp2 nei trasporti. Nei bar e ristoranti solo col vaccino TUTTE LE MISURE

Green pass ridotto a 6 mesi dal 1° febbraio. Alle 17 convocato il Consiglio dei ministri

Cabina di regia: obbligo di mascherina all'aperto, Ffp2 nei trasporti. Nei bar e ristoranti solo col vaccino TUTTE LE MISURE
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 17:28

E' durata due ore la riunione della cabina di regia a Palazzo Chigi per fare il punto sulla situazione del Covid. Alla riunione hanno partecipato, oltre al premier Draghi ed ai capi delegazione dei partiti di maggioranza, anche il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.

Ecco le misure proposte dalla cabina di regia: alle 17 il Cdm

Riduzione della durata del green pass da 9 a 6 mesi e anticipo della terza dose di richiamo - il booster - a 4 mesi dopo l'esame e l'eventuale via libera dell'Aifa.

Sarebbero queste - secondo quanto si apprende da fonti qualificate - le decisioni che la cabina di regia dovrebbe aver preso oggi per poi passare al vaglio del Cdm, che deciderà se adottarle.  Il Green pass dovrebbe durare sei mesi dal primo febbraio. Il tempo di durata del Green pass dunque passerà dagli attuali nove ai sei mesi.

Viene previsto l'obbligo di mascherine all'aperto anche in zona bianca e viene introdotto l'obbligo di FFP2 in cinema, teatri e per eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto, (treni, aerei, traghetti ma pure bus, tram e metro e tutto il trasporto pubblico locale).

Ristorazione e consumo cibi e bevande. Fino al 31 gennaio si prevede l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato (quello cioè disponibile solo per vaccinati e guariti) alla ristorazione al chiuso anche al banco. Chi ha il solo esito negativo del tampone non potrà quindi prendere un caffè o un cocktail o mangiare un tramezzino al bancone del bar, ma solo tra i tavolini all'aperto.

Diffusione Omicron in Italia

 La diffusione di Omicron in Italia è del 28,2%. È quanto sarebbe stato comunicato in cabina di regia a Palazzo Chigi, alla luce dei primi dati del flash survey svolto dall'Iss. Lo si apprende da diverse fonti governative.

«In Italia è in forte crescita la percentuale della variante Omicron, che da una stima basata sulle analisi preliminari dei tamponi raccolti per l'indagine rapida del 20 dicembre potrebbe essere intorno al 28%, ma con forti variabilità regionali». Lo rende noto l'Istituto Superiore di Sanità. L'analisi si è basata su circa 2mila tamponi raccolti in 18 regioni/

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