Coronavirus, l'Iss: «Epidemia migliora, ma Umbria e Bolzano a rischio alto». Tutti gli Rt regione per regione

Coronavirus, l'Iss: «Epidemia migliora, ma Umbria e Bolzano a rischio alto». Tutti gli Rt regione per regione
Coronavirus, l'Iss: «Epidemia migliora, ma Umbria e Bolzano a rischio alto». Tutti gli Rt regione per regione
4 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Gennaio 2021, 15:24 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 09:00

Dalla bozza del monitoraggio Iss arrivano buone notizie per quanto riguarda la situazione della pandemia di coronavirus in Italia. Nel periodo 30 dicembre 2020 - 12 gennaio 2021, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85-1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita, evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute.

Leggi anche > Dpcm, le regole sui ricongiungimenti: sì con i partner, no con i fidanzati

Si osserva dunque, si legge nel monitoraggio, una «diminuzione del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile nel Paese dovuta principalmente ad una diminuzione della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 ma in un contesto in cui l'impatto sui servizi assistenziali rimane alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA».

Leggi anche > Coronavirus in Italia, il bollettino di venerdì 22 gennaio

L'epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale.

Tale tendenza a livello nazionale sottende infatti forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'elevata incidenza impongono comunque incisive misure restrittive.

Si osserva una «lieve diminuzione» dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni: 339,24 per 100.000 abitanti (04/01/2021-17/01/2021) contro 368,75 per 100.000 abitanti (28/12/2020-10/01/2021). Sebbene questa settimana il dato di incidenza settimanale non sia pienamente confrontabile con la settimana scorsa (per l'estensione dal 15/1/2021 della definizione di caso a test antigenici rapidi), il fatto che «sia in diminuzione anche tenendo conto dei casi diagnosticati pure con test rapido è un segno di miglioramento epidemiologico». 

Gli Rt delle Regioni

Sono dieci le regioni con Rt sopra 1. Molise e Sicilia guidano la classifica dell'Rt rispettivamente con 1.38 e 1.27. Questo il quadro degli Rt puntuali regione per regione contenuto nella bozza del 36/o monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute con dati al 20 gennaio 2021 relativi alla settimana 11/1/2021-17/1/2021.

REGIONE RT PUNTUALE

Abruzzo 1.05

Basilicata 1.12

Calabria 1.02

Campania 0.76

E-R 0.97

FVG 0.88 Lazio 0.94

Liguria 0.99

Lombardia 0.82

Marche 0.98

Molise 1.38

Piemonte 1.04

PA Bolzano 1.03

PA Trento 0.9

Puglia 1.08

Sardegna 0.95

Sicilia 1.27

Toscana 0.98

Umbria 1.05

Valle d'Aosta 1.12

Veneto 0.81 

4 Regioni a rischio alto, 12 sopra soglia critica terapie intensive

Complessivamente, sono quattro le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio alto (vs 11 la settimana precedente); 11 con rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e sei con rischio basso. Due Regioni/PPAA (Sicilia e Puglia) hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2. Le altre hanno un Rt puntuale compatibili con uno scenario tipo uno. Una Regione (Umbria) e una Provincia Autonoma (Bolzano) sono state classificate a rischio Alto per la terza settimana consecutiva; «questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale».

Sono 12 le Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (stesso numero della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale, invece, è sceso sotto la soglia critica (30%). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.636 (12/01/2021) a 2.487 (19/01/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 23.712 (12/01/2021) a 22.699 (19/01/2021). Tale tendenza a livello nazionale, si legge nel monitoraggio, «sottende forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'incidenza impongono comunque misure restrittive».

© RIPRODUZIONE RISERVATA