Alessandra Pieroni, 15 anni di Piossasco, in provincia di Torino, è una delle studentesse di lingue del Torinese bloccate a Malta perché trovate positive al Covid. Dovevano rientrare lunedì invece si trovano in quarantena in un albergo a La Valletta. Lo stesso dove si erano presentate per fare il tampone prima di tornare a casa. «Stiamo bene, ci facciamo compagnia in quattro in una stanza, ma la situazione è critica», dice la giovane, contattata telefonicamente dall'ANSA.
Mentre lei come gli altri è asintomatica un'altra ragazza di Piossasco, Emma, 16 anni, ha la febbre. «Lunedì sera siamo state parecchio tempo nella hall e abbiamo aspettato quattro ore prima di fare il tampone sedute sul marciapiede - continua Alessandra - non sono arrivate delle medicine che avevo chiesto perché mi sentivo male e non avevo con me la mia valigia. Emma non ha la corrente e non può caricare il telefono. Altre ragazze positive hanno chiesto di poter fare il test molecolare ma non hanno avuto risposte».
Gli studenti sono arrivati a Malta con Ef - Education First. Alessandra spiega che «l'aria condizionata non funziona, ci saranno 40 gradi, l'acqua dello scarico non va. E anche la tv è guasta, mentre per mangiare dobbiamo aspettare ore e ore e i nostri vestiti sono rimasti nelle residenze».