Covid, Ferragosto fuori controllo: multe e chiusure in Sardegna e Romagna

Discoteche chiuse e multe salate: un Ferragosto oltre ogni limite consentito
Discoteche chiuse e multe salate: un Ferragosto oltre ogni limite consentito
2 Minuti di Lettura
Lunedì 16 Agosto 2021, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 16:38

Controlli e multe da parte delle forze dell'ordine nel weekend di Ferragosto per evitare assembramenti. Sanzione nell'oristanese per un chiosco-bar che ha organizzato una serata con un dj-set e ben 200 clienti. A Rimini, invece, chiusa nuovamente la discoteca Ecu, il secondo stop forzato per il locale che lo scorso 7 agosto era stato chiuso per cinque giorni.

Leggi anche - Incidente in Bmw, 28enne muore il giorno prima delle nozze: tornava dal suo addio al celibato

In Sardegna due chiusure per i locali della movida. Quando i carabinieri del comando provinciale di Oristano sono entrati in un chiosco-bar della provincia, hanno scoperto centinaia di giovani sprovvisti dei dispositivi di protezione. Ma non solo, anche un dipendente era senza mascherina. Il locale è stato chiuso e multato per non aver rispettato le norme anti-Covid. Cinque giorni di fermo anche per una nota discoteca a San Teodoro, sul litorale opposto dell'isola: nella zona, i militari hanno inoltre denunciato cinque minorenni per lesioni aggravate nei confronti di un 25enne. 

La discoteca Ecu di Rimini costretta nuovamente allo stop perché gli agenti della Polizia, su segnalazione degli abitanti della zona, si sono imbattuti in una serata punk-rock organizzata senza tener conto delle norme anti-assembramento. Rinvenute all'interno del locale anche marijuana, cocaina e mdma: sono stati fermati due ragazzi con modiche quantità di stupefacenti. Essendo il secondo ritrovamento di sostanze illegali nella struttura, il questore di Rimini ha proposto la chiusura sulla base dell'articolo 100 del Testo Unico per la Pubblica Sicurezza. 

Ma non solo regole anti covid violate. Sono 17 le chiusure e 301 le violazioni penali e amministrative, per un totale di 150mila euro, che hanno interessato 202 attività su 724 ispezionate. Circa la metà delle irregolarità segnalate dai controlli dei Nas sono di carattere igienico-sanitario e riguardano la preparazione dei pasti in villaggi turistici, campeggi e agriturismi. Nei casi più gravi sono stati rivenuti cibi in cattivo stato di conservazione e sequestrate quasi due tonnellate di alimenti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA