Covid, Draghi alle regioni: «Programmare riaperture già da ora, servono sincera collaborazione e obiettivi comuni»

Covid, Draghi alle regioni: «Programmare riaperture già da ora, servono sincera collaborazione e obiettivi comuni»
Covid, Draghi alle regioni: «Programmare riaperture già da ora, servono sincera collaborazione e obiettivi comuni»
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Lunedì 29 Marzo 2021, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 19:34

Covid, il vertice in corso tra Governo e Regioni è l'opportunità per delineare ancora una volta obiettivi e strategie comuni per il prossimo futuro. Mario Draghi ai presidenti regionali collegati ha infatti spiegato: «Dobbiamo pensare a programmare le riaperture già da ora, abbiamo degli obiettivi da raggiungere e potremo farlo solo con una sincera collaborazione».

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Il presidente del Consiglio, in collegamento con i vari rappresentanti delle Regioni, ha parlato degli obiettivi futuri, sul breve e sul lungo termine: «C'è il comune impegno ad assicurare non solo la sicurezza e la salute ma anche la ripresa dell'attività economica. Vi invito a guardare al futuro con ottimismo, la campagna vaccinale migliora continuamente e sempre più rapidamente. Gli obiettivi prefissati per aprile e maggio, in riferimento alle forniture di vaccini e al numero delle vaccinazioni, pari al mezzo milione di vaccinati al giorno, non sembrano più così lontani. Per quanto riguarda le forniture dei vaccini per i prossimi mesi la Commissione ha assicurato che le dosi dovrebbero essere più che sufficienti per raggiungere l'immunità per il mese di luglio in tutta l'Europa».

«Occorre ridare speranza al Paese, pensando a programmare e alle riaperture. Bisogna cominciare ad aver di nuovo il 'gusto del futuro'. Occorre uscire da questa situazione di inattività. Sono certo che, tutti insieme , raggiungeremo qualunque obiettivo. Questa è la mia certezza, non è una speranza né un pronostico» - ha aggiunto Mario Draghi - «Lo Stato farà di tutto per rispondere alle esigenze delle Regioni, anche con riferimento al tema delle carenze di personale. Questo è l'atteggiamento del governo: aiutarvi a raggiungere gli obiettivi che sono di tutti noi».

Nonostante la richiesta di collaborazione reciproca, non sono mancate critiche alle ultime decisioni del governo da parte dei 'governatori'. Erik Lavevaz, presidente della Valle d'Aosta, ha infatti espresso le sue perplessità a Mario Draghi, ribadendole al termine del vertice: «Abbiamo bisogno di regole che limitino gli spostamenti attraverso i confini nazionali. Non c'è nessuna coerenza tra le limitazioni imposte ai cittadini italiani e la libertà di movimento che ha chi attraversa le frontiere. È una questione sia di contenimento dell'epidemia sia di rispetto reciproco».
Insieme a Mario Draghi, a Palazzo Chigi era presente anche Mariastella Gelmini, ministra per gli affari regionali. Ai due rappresentanti del Governo, Arno Kompatscher, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, ha spiegato: «Non è equo sospendere la zona gialla fino a tutto aprile. Dopo Pasqua i territori con i dati migliori devono poter applicare le relative regole che lo permettono, dagli spostamenti fuori Comune fino alla riapertura di bar e ristoranti fino alle 18».

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