Il Covid rialza la testa, nonostante la bella stagione, e arriva l’ondata estiva. Un fatto certificato dal monitoraggio settimanale del Gimbe: dopo cinque settimane consecutive di calo, tra l’8 e il 14 giugno sono aumentati i casi (+32,1%) e i decessi (+6,1%). Calano però i ricoveri ordinari e le terapie intensive, con la pressione ospedaliera sotto controllo, grazie alla copertura vaccinale e ai sintomi più blandi del virus con Omicron e le sue sottovarianti (in particolare la BA.5).
L’ONDATA ESTIVA. Ad avvertire della nuova ondata c’è Pierpaolo Sileri, medico e sottosegretario alla Salute, che però assicura: «Siamo di fronte a una variante più diffusiva, ma questa ondata non va vista con paura».
IL NODO ISOLAMENTO. Costa, da sempre uno dei più favorevoli all’allentamento delle restrizioni, ha auspicato anche lo stop all’isolamento domiciliare per i positivi. «Se dobbiamo convivere con il virus, dobbiamo fare questo passo in avanti verso la normalità e sarà possibile nelle prossime settimane», ha spiegato Costa. Non tutti i medici, però, condividono la sua posizione. Filippo Anelli, presidente della Fnomceo ha commentato così: «Serve cautela, i positivi aumento e la diminuzione dei ricoveri sta frenando. Con le mascherine non più obbligatorie, non possiamo ancora sapere quale sarà la ricaduta sui pazienti fragili e sugli ospedali». Diversa l’opinione di Roberto Cauda, infettivologo del Gemelli di Roma: «Non ci libereremo del virus, ma se diventerà endemico avremo focolai periodici ma momentanei. L’unica cosa da fare è potenziare la terza dose e la quarta per i fragili».
I DATI. Nel bollettino giornaliero del Ministero della Salute aumentano casi (36.573, 4688 in più rispetto al giorno prima), decessi (64, +16), tasso di positività (18,7% contro 16,3%), ricoveri ordinari (4303, 85 in più) e terapie intensive (192, tre in più).