Peggiora il quadro legato al Covid in Italia. La situazione in Italia evidenzia segnali di criticità dei servizi territoriali e del «raggiungimento imminente di soglie critiche dei servizi assistenziali». L'evidenza di casi rapidamente in aumento con Rt nazionale di 1.5 nel suo valore medio e significativamente sopra 1 indicano una situazione «complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane» Lo rileva il monitoraggio settimanale ministero Salute-Iss.
Covid, Rt sopra 1,25 in maggior parte regioni
L'epidemia è in «rapido peggioramento e compatibile complessivamente con un scenario di tipo 3 con rapidità di progressione maggiore in alcune Regioni italiane: si riscontrano infatti valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane». Lo evidenzia il report settimanale ministero della Salute- Iss.
Carico di lavoro insostenibile sui servizi sanitari
Il carico di lavoro non è più sostenibile sui servizi sanitari territoriali con evidenza di impossibilità di tracciare in modo completo le catene di trasmissione ed aumento in proporzione dei casi evidenziati per sintomi (che superano per la prima volta questa settimana quello dei casi identificati tramite contact tracing).
Oltre 7.600 focolai
Sono complessivamente 7.625 i focolai attivi, di cui 1.286 nuovi, e per la prima volta in undici settimane è in diminuzione il numero di nuovi focolai (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 4.913 focolai attivi di cui 1.749 nuovi). «Questa diminuzione è probabilmente dovuta al forte aumento di casi per cui i servizi territoriali non hanno potuto individuare un link epidemiologico. Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (106/107). La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in ambito domiciliare (81,7%) che al momento rappresenta un contesto di amplificazione della circolazione virale e non il reale motore dell'epidemia». Lo riporta il monitoraggio Covid settimanale Iss-ministero della Salute.
Scuole, contagio limitato
Questa settimana sono in aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se la trasmissione intra-scolastica appare ancora limitata (3,5% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione). È tuttavia chiaro che le attività extra e peri-scolastiche possono costituire un innesco di catene di trasmissione laddove non vengano rispettate le misure di prevenzione previste. Lo evidenzia il monitoraggio ministero della Salute-Iss.
«Segnalati 23.018 casi non associati a catene di trasmissione note (contro 9.291 la settimana scorsa) che corrisponde al 43,5% del totale di casi notificati questa settimana». Lo rileva il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull'andamento della diffusione di Covid-19 relativamente alla settimana 12-18 ottobre 2020 (aggiornato al 20 ottobre 2020).
Le terapie intensive
Questa settimana, a livello nazionale, si è osservato un importante aumento nel numero di persone ricoverate (7.131 vs 4.519 in area medica, 750 vs 420 in terapia intensiva nei giorni 18/10 e 11/10, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva, con alcune Regioni/PPAA sopra 10%. Se l'andamento mantiene il ritmo attuale, «esiste una probabilità elevata che numerose Regioni/PPAA raggiungano soglie critiche di occupazione in brevissimo tempo». Lo rileva il monitoraggio ministero della Salute- Iss.
«Limitare le uscite da casa»
Alla luce dell'attuale situazione epidemiologica, «è importante limitare le uscite da casa allo stretto necessario». Lo ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel video che accompagna il monitoraggio settimanale di ministero e Iss. Per Rezza è anche «importante continuare a tenere comportamenti prudenti, quale il distanziamento fisico, l'uso costante delle mascherine e il lavaggio delle mani».
L'indice Rt regione per regione
Valle d'Aosta 2,37
Umbria 1,69
Toscana 1,51
Sicilia 1,28
Sardegna 1,16
Puglia 1,52
Trento 1,26
Piemonte 1,83
Bolzano 1,8
Molise 1,45
Marche 1,47
Lombardia 1,64
Liguria 1,46
Lazio 1,38
Friuli 1,38
E. Romagna 1,52
Campania 1,45
Calabria 1,29
Basilicata 0,95
Abruzzo 1,50
Veneto 1,50