Covid, Campania verso la zona rossa: «Oltre duemila casi al giorno dal 24 febbraio»

Covid, Campania verso la zona rossa: «Oltre duemila casi al giorno dal 24 febbraio»
Covid, Campania verso la zona rossa: «Oltre duemila casi al giorno dal 24 febbraio»
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Mercoledì 3 Marzo 2021, 19:18 - Ultimo aggiornamento: 19:48

La Campania torna verso la zona rossa: colpa dei numeri troppo alti sui contagi degli ultimi giorni. Dal 24 febbraio, tranne in un'unica giornata, la regione guidata da Vincenzo De Luca è stata sempre oltre i duemila casi giornalieri ed è per questo che rischia di entrare in zona rossa: oggi 2.635 positivi su 26.533 tamponi, con un indice di positività che da ieri a oggi è calato dal 13,4% al 9,93% ma conferma il trend. Non solo, 40 sono stati i decessi e in aumento sono anche i posti occupati nelle terapie intensive che oggi hanno raggiunto quota 137 persone. 

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La decisione potrebbe essere decretata dalla riunione della cabina di regia del governo dopo l'analisi dei dati da parte del Cts. Nell'attesa del cambio di 'colore', tantissimi i provvedimenti dei singoli comuni che, giorno dopo giorno, stanno inasprendo i divieti.

L'ultimo, in ordine di tempo è il Comune di Bacoli (Napoli), dove dal prossimo fine settimana il sindaco chiuderà i mercati e le aree pubbliche. E aumentano, sempre di più, anche gli appelli ad intensificare la campagna di vaccinazione.

L'appello al commissario: «Dateci più vaccini»

«Siamo di fronte alla ripresa del contagio in modo importante e diffuso in tutto il Paese, è trascorso un anno e siamo nuovamente alle prese con ulteriori chiusure diffuse sul territorio nazionale. Questa volta, però dobbiamo fare anche altro oltre alle chiusure: accelerare il processo di vaccinazione soprattutto verso le fasce deboli», è l'appello lanciato dal presidente di Anci Campania, Carlo Marino e dal delegato di Anci nell'Unità di Crisi regionale Stefano Pisani, che è anche coordinatore dei piccoli comuni campani dell'associazione.

Entrambi si rivolgono al neo commissario per l'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, al fine di rivedere subito la ripartizione dei vaccini. «Non si può rimanere in silenzio, con la ripresa del contagio, di fronte all'amara statistica che ci presenta il report nazionale vaccini che vede consegnate oltre 6,5 milioni di dosi e solo 4,5 milioni somministrate. Ben 2 milioni di dosi sono in magazzino, ferme, in attesa di essere somministrate - spiegano - Al netto delle scorte per la somministrazione della seconda dose è evidente che bisogna rivedere immediatamente la distribuzione delle dosi per accelerare la messa in sicurezza degli ultrasettantenni e delle fasce deboli».

E un appello arriva anche da un altro fronte caldo dell'emergenza Covid, le carceri. Il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, chiama in causa i dati. Nella regione, ad oggi, il bilancio è questo: «862 agenti positivi e 5 morti; 724 detenuti positivi e 4 morti; 58 operatori, tra medici e infermieri positivi e 1 morto». Da qui la richiesta: «A questo punto, quindi, aspettiamo un corale e sollecito riscontro da tutte le Regioni, in modo che in poche settimane possano essere vaccinati tutti i detenuti, gli operatori e i volontari impegnati nelle carceri italiane - conclude - Nello specifico della nostra regione infatti, il carcere è risultato essere un luogo tutt'altro che immune dal virus».

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