Antonella Viola: «Obbligo vaccinale unica strada. Con la scorta vivo senza libertà»

L'immunologa, ospite di Mezz'ora in più, parla sia delle strategie necessarie che delle minacce dei no vax

Covid, Antonella Viola: «Obbligo vaccinale unica strada. Con la scorta vivo senza libertà»
Covid, Antonella Viola: «Obbligo vaccinale unica strada. Con la scorta vivo senza libertà»
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Domenica 16 Gennaio 2022, 17:23 - Ultimo aggiornamento: 17:56

Covid, Antonella Viola ribadisce la necessità dell'obbligo vaccinale: «È l'unica strada per tornare alla normalità, trasformando questo virus in un'influenza». L'immunologa, ospite di Mezz'ora in più su RaiTre, fa il punto della situazione.

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Covid, Antonella Viola: «Sì all'obbligo vaccinale»

«Tutti noi dobbiamo essere vaccinati, se noi abbiamo delle sacche di centinaia di migliaia di non vaccinati quando il virus circola in inverno, queste persone andranno ad affollare gli ospedali mettendo sotto stress il sistema sanitario» - ha spiegato Antonella Viola - «Quindi ci ritroveremo di anno in anno con il problema degli ospedali sotto pressione, del mancato accesso per le altre cure e operazioni e con la necessità di imporre delle restrizioni.

L'unico modo per uscirne è proteggerci tutti e a quel punto iniziare una gestione normale di convivenza con il virus».

Covid, Antonella Viola: «Sotto scorta vivo senza libertà»

Antonella Viola è finita, poche settimane fa, sotto scorta dopo aver ricevuto una lettera minatoria contenente anche un proiettile da alcuni no vax. «La vita sotto scorta è molto complicata, vuol dire vivere senza libertà. Mi dispiace tantissimo per i carabinieri che debbono starmi dietro, così cerco di adeguare le mie giornate per non pesare troppo su di loro» - ha spiegato l'immunologa - «Io non mi sono scontrata con i No vax, il motivo per cui sono stata minacciata è perché sostengo che i bambini debbano essere vaccinati. E questo non posso non dirlo perché andrei contro le mie convinzioni, sarei uno scienziato da eliminare».

Covid, Antonella Viola: «Picco più vicino, il virus resterà con noi»

L'immunologa che vive e lavora a Padova fa anche il punto della situazione epidemiologica alla luce della grande contagiosità di Omicron. «Le previsioni dell'Oms sul picco sono quelle che circolano da qualche settimana, ovvero che arrivi entro la fine del mese. Quello che dobbiamo vedere è se l'apertura della scuole sposterà un pochino questo picco. Comunque ci aspettiamo un andamento molto rapido, il che vuol dire che nel giro di poco tempo raggiungeremo il massimo e poi scenderà proprio per le caratteristiche del virus» - il commento di Antonella Viola - «Il virus rimarrà con noi molto tempo ancora, quindi prima o poi tutti entreremo in contatto con esso. Ma non è una previsione catastrofica: se siamo vaccinati e abbiamo generato una immunità buona che ci protegge entrare in contatto con il virus vuol dire andare incontro a una influenza. Dobbiamo comunque stare attenti a monitorare le persone fragili e quindi dovremmo capire se fare dei richiami periodici».

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