Costringeva gli studenti a mettersi a sua disposizione: professore nei guai

Costringeva gli studenti a mettersi a sua disposizione: professore nei guai
Costringeva gli studenti a mettersi a sua disposizione: professore nei guai
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Venerdì 4 Dicembre 2020, 20:49

Un professore di 67 anni è stato sospeso perché costringeva alcuni dei suoi studenti di corso a mettersi a sua completa disposizione approfittando della sua posizione privilegiata. Per esempio si faceva prelevare in auto dalla sua abitazione per farsi accompagnare da Napoli all'Università e viceversa. È quanto emerge dalle indagini dei carabinieri coordinate dalla Procura di Napoli Nord. L'inchiesta ha portato i militari di Aversa (Caserta) a notificare una sospensione della durata di un anno emessa dal gip Vincenzo Saladino.

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Tra gli indagati figurano anche una studentessa e suo padre che, secondo gli inquirenti della Procura di Napoli Nord, avrebbero pagato un soggiorno in hotel, a Formia, dal 15 al 17 settembre, in cambio della sua intercessione con altri quattro docenti per il superamento degli esami che la ragazza doveva sostenere con loro, in alcune occasioni anche ottenendo un voto più alto, in sostanza chiedendo ai colleghi di avere «un occhio di riguardo verso l'allieva la quale aveva una esigenza di media».

In questo modo la ragazza, come poi è avvenuto, si sarebbe laureata con il massimo dei voti.

In un caso è riuscito anche a ottenere, facendolo sembrare un prestito, duemila euro da uno studente in cambio della preparazione dell'elaborato della tesi di laurea e delle relative slide. In una intercettazione captata dai carabinieri il 3 ottobre 2018, la studentessa indagata si lamenta con il professore per non essere intervenuto in suo favore con un collega. «Professore ho preso 26 però voi non vi dovete prendere gioco della mia intelligenza». «E perché?», risponde il prof. «Perché voi non ci avete parlato con il professore». «Lo dici tu, - risponde il docente - allora vieni qua. Smettila di essere ingrata... altrimenti non ti faccio più nulla... io gli ho detto che ti doveva mettere almeno un paio di punti in più di quello che meritavi... ti ho aiutato... adesso se tu neghi, ti giuro sul mio onore che non ti voglio vedere più».

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