Coronavirus in Veneto, Crisanti: «Zaia si è impadronito del modello Vo'». La replica: «L'ho deciso io»

Coronavirus in Veneto, Crisanti: «Zaia si è impadronito del modello Vo'». La replica: «L'ho deciso io»
Coronavirus in Veneto, Crisanti: «Zaia si è impadronito del modello Vo'». La replica: «L'ho deciso io»
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Martedì 15 Settembre 2020, 21:21
Uno scontro dialettico tra Andrea Crisanti e Luca Zaia a margine dell'inaugurazione dell'anno scolastico a Vo' Euganeo, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In quella che fu la prima 'zona rossa' in Italia per l'emergenza coronavirus (insieme a Codogno), si è tenuta ieri la simbolica celebrazione presso l'Istituto Guido Negri, ma non sono mancate le polemiche.

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Andrea Crisanti, microbiologo e virologo dell'Università di Padova, è stato il primo a ipotizzare che anche gli asintomatici potessero trasmettere il Sars-CoV-2. Un'intuizione che si è rivelata vincente, alla luce di quanto scoperto dai tamponi a tappeto (3500 in tutto) effettuati su tutta la popolazione di Vo' Euganeo. «Quel modello ha funzionato e anche l'Italia lo sta applicando, è proprio per questo che in tutto il paese i contagi non crescono molto anche se il virus continua a circolare» - le parole di Crisanti - «Abbiamo realizzato un successo collettivo, il governatore Zaia da bravo politico ha cercato di impadronirsene, ma io non abbozzo: vengo da 15 anni in Inghilterra e sono abituato ad un'altra cultura. Riconosco però che Zaia ha avuto il merito di ascoltarmi».

A stretto giro di posta, sempre a margine delle celebrazioni, è arrivata la replica di Luca Zaia, che viaggia verso il terzo mandato alla guida del Veneto. «Quei primi 3500 tamponi qui a Vo' Euganeo li ho decisi io e la comunità scientifica era dubbiosa, anzi, all'inizio c'era chi paventava una denuncia alla Corte dei Conti» - le parole del presidente della Regione Veneto, riportate da La Repubblica - «Senza i tamponi a tappeto, non avremmo mai scoperto gli 88 asintomatici che si aggiravano per il paese e senza la zona rossa non avremmo stroncato il focolaio, con conseguenze peggiori».

Quello andato in scena a Vo' Euganeo è solo l'ultimo capitolo di una lunga sfida dialettica tra Andrea Crisanti e Luca Zaia: il microbiologo e virologo romano, infatti, fa parte della task force voluta dal presidente della Regione Veneto ma da qualche tempo va avanti una polemica sui meriti da attribuire nell'efficace gestione dell'emergenza coronavirus. Non sono mancate, negli ultimi mesi, una serie di accuse reciproche, come quando Zaia rimproverò a Crisanti di essere troppo spesso in tv e il microbiologo gli suggerì di non affidarsi ai suggerimenti di esperti giudicati troppo 'ottimisti'. Crisanti aveva spiegato di voler chiarire con Zaia, ma la distensione appare ancora un po' lontana.
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