Coronavirus, Speranza: «Chiudere tutto ha salvato l'Italia»

Roberto Speranza, ministro della Salute
Roberto Speranza, ministro della Salute
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Domenica 9 Agosto 2020, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 08:31

«Chiudere tutto è stata una scelta giustissima che ha salvato il Paese e risparmiato vite. La strategia del lockdown totale ci ha consentito di fermare il virus prima che invadesse il Sud. I dati di sieroprevalenza lo dimostrano». In un colloquio con il Corriere della Sera, il ministro della Salute Roberto Speranza invita a prepararsi ad un «autunno di resistenza», perché il virus non è scomparso, e sollecita i ragazzi alla cautela e al rispetto delle regole base, perché tutte le scuole dovranno riaprire il 14 settembre, e i sacrifici loro richiesti hanno questo obiettivo. Poi aggiunge che finché l'emergenza non sarà finita non inseguirà nessuno sulle polemiche.

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Ancora Speranza: «Su Alzano e Nembro - sottolinea in un'intervista a Il Corriere della Sera - la spiegazione è semplice e lineare. Tra il 3 marzo e il Dpcm del 10 che chiude tutta l’Italia non c'è alcun buco. Il 4 marzo ricevo il verbale del Cts, che mi arriva sempre il giorno dopo. Il 5 avviso Conte e chiediamo un approfondimento a Brusaferro. Il 6 il premier vede il Cts e lì matura il cambio di linea, perché il tentativo di bloccare il virus in zone delimitate è superato dai numeri dell’epidemia in Emilia, Piemonte, Liguria, Marche. Il Dpcm dell’8 marzo che chiude solo le aree più colpite è pienamente conforme alle idee del Cts».  Speranza cnferma inoltre che «l’Italia è messa meglio di altri Paesi», ma ai cittadini vuole dire tutta la verità: «Non essere preoccupati sarebbe da sconsiderati, nulla può essere dato per scontato».