Coronavirus, fitness in ginocchio: «4 palestre su 10 a rischio chiusura nel giro di due mesi»

Coronavirus, fitness in ginocchio: «4 palestre su 10 a rischio chiusura nel giro di due mesi»
Coronavirus, fitness in ginocchio: «4 palestre su 10 a rischio chiusura nel giro di due mesi»
di Domenico Zurlo
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Giovedì 23 Aprile 2020, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 12:19

A quasi due mesi dall’inizio del lockdown che ha abbassato la saracinesca su palestre e strutture sportive, il mondo del fitness italiano deve fare i conti con una realtà durissima. I numeri di una ricerca dell’International Fitness Observatory, in collaborazione con Fitness Network Italia sono impietosi: solo sei palestre su dieci sopravvivrebbero ad una chiusura di due mesi, e l’82% chiuderebbe i battenti al quarto mese.

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Numeri da catastrofe, per un settore di mercato da 2,3 miliardi di euro che perde mensilmente tra il 5 e il 10% del fatturato annuale, e che ora dovrà affrontare il problema della ripartenza con due questioni sul tavolo: le inevitabili misure di sicurezza, e il rapporto con i clienti più fedeli che avevano sottoscritto abbonamenti annuali. «Abbiamo avviato un confronto nazionale con l’Unione Nazionale Consumatori per decidere le linee guida e le best practice, per garantire i diritti dei clienti ma anche per tutelare il settore», spiega Andrea Pambianchi, presidente di Fitness Network Italia.

Justine Mattera e una quarantena a tutto sport

LEZIONI ONLINE Ma gli italiani come hanno reagito alla chiusura di palestre e impianti sportivi? Tra videotutorial su YouTube, lezioni in diretta Instagram e sedute di gruppo su Skype, in tanti hanno inserito tra le proprie routine l’allenamento da casa. Con una buona fetta di novizi, pescati tra coloro che non avevano il tempo di frequentare piscine e centri sportivi, e che hanno riscoperto il benessere fisico seguendo l’esempio di sportivi e vip sui propri profili social.

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Il passaggio al digitale era peraltro già nei programmi del mondo del fitness, accelerato inesorabilmente dall’emergenza coronavirus. «Immaginavamo entro un paio d’anni una diversificazione dell’offerta, con le videolezioni a completare il servizio per i clienti - aggiunge Pambianchi - quel che è successo ha anticipato nettamente questo processo. Si tratta però comunque di un ulteriore aggravio, perché spesso la lezione a distanza, fornita da un istruttore retribuito, viene fornita gratuitamente».

DILETTA LEOTTA

Allena-mente. In uno dei miei ultimi post su Instagram ho riassunto in una parola, seppur composta, la volontà di continuare a praticare l'attività fisica non solo per tonificare il mio corpo, ma anche per rilassare la mia mente. In questo momento è fondamentale tenersi in forma, in modo da poter ripartire con slancio quando sarà possibile riprendere l'attività all'aperto.
Fortunatamente sto trascorrendo la quarantena con Daniele, che oltre a essere un campione di pugilato, è anche un perfetto personal trainer. Quando torno da Radio 105, è lui che stila per me il programma di allenamento: 40 minuti di esercizi, in cui non possono mancare stretching, yoga e il rilassamento posturale. Dal 4 maggio avremo meno tempo da dedicare alla pratica sportiva, ma forse si potrà correre in due, ma a distanza, o giocare a tennis o tornare in palestra con ingressi contingentati. L'obiettivo di tutti deve essere quello di continuare a dedicarsi allo sport, che è importante non solo come valore economico, ma anche da un punto di vista sociale. In cuor mio non vedo l'ora di tornare in campo con DAZN e che il pallone possa tornare a rotolare sull'erba, ma ciò deve avvenire in totale sicurezza.


JUSTINE MATTERA

Dobbiamo porci una missione dopo questa quarantena forzata: uscirne migliori, più consapevoli e determinati. Se prima amavo allenarmi facendo corsa o bici in giro, in queste settimane ho scoperto quanto può essere utile fare fitness in casa, soprattutto quanto si ha poco tempo, e con i social network che diventano un ottimo strumento di lavoro. Nelle mie dirette Instagram ho notato un ottimo interesse e riscontro da parte degli appassionati, non solo quando i contenuti sono semplici conversazioni, come mi è capitato di fare con diversi coach di triathlon, ma ancor più con gli allenamenti a distanza: strano, perché le dirette di bike sono un po' monotone, non sono sedute a corpo libero e l'inquadratura resta sempre la stessa, ma nonostante tutto alla gente piace. Ho la mia routine quotidiana: mi sveglio presto, pedalo sui rulli, mi prendo cura dei miei bimbi, lavoro a computer, riesco ad essere più produttiva. Ho scoperto l'utilità degli allenamenti di equilibrio, stretching, core stability, attività che possono fare anche quelle mamme che non hanno il tempo di andare in palestra ma possono tenersi in forma tra le mura di casa. Certo mi mancano gli eventi, le gare, i set. Ma questo periodo sarà un interessante esperimento sociologico: sta a noi cercare di capirlo a fondo e migliorare.

MASSIMILIANO ROSOLINO


Lo sport per me è fondamentale. Sono abituato a tenermi in forma tutti i giorni all'aria aperta, e pensare di farlo tra le mura di casa all'inizio è stato un dramma: tra nuoto, corsa e bici per me l'outdoor era la mia musica. Per fortuna a casa ho tanti giochini, tapis roulant, rulli, rematore: strumenti che ho riscoperto ora e che prima non usavo mai. Mi concedo almeno un'ora al mattino e per me rappresenta il benessere: ho molti amici campioni olimpionici che mi mandano i loro programmi e io mando loro i miei feedback. Restare al chiuso, stando al sicuro e rispettando le regole, mi ha fatto scoprire tante cose che prima non riuscivamo a gustarci.

C'è preoccupazione nell'immediato, perché i numeri delle vittime e dei contagi sono puùrtroppo ancora alti: il mio pensiero va a chi ci quotidianamente ci salva la vita, ma anche ai bambini per cui è più difficile abituarsi a questa nuova realtà.

Speriamo di riuscire a far rispettare le regole fino in fondo e che la riapertura sia anche lenta, ma inesorabile. Immagino una ripresa globale come una catena ossidata, gli ingredienti che serviranno sono positività, coesione e individualità: ognuno di noi deve rimboccarsi le maniche, è il momento di far vedere quello di cui siamo capaci.

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