Coronavirus a Martellago, morto Nello Michieletto, anima della Protezione civile: il paese in lutto

Coronavirus, ucciso dal Covid19 Nello Michieletto, anima della Protezione civile: il paese in lutto
Coronavirus, ucciso dal Covid19 Nello Michieletto, anima della Protezione civile: il paese in lutto
di Nicola De Rossi
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Domenica 12 Aprile 2020, 21:10 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 08:28
Coronavirus, Martellago in lutto. Tra le vittime del male, nella giornata di Pasqua, oggi 12 aprile, c'è anche Nello Michieletto, 66 anni, di Maerne di Martellago (Venezia), conosciutissimo nel Comune in quanto uno dei fondatori e colonna portante del gruppo di Protezione civile.

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Proprio a Pasqua il coronavirus ha colpito duramente la comunità di Martellago e in particolare la sua apprezzata Protezione civile. Al Covid di Dolo, il virus ha stroncato anche una delle anime del gruppo, Nello Michieletto, quarta vittima del comune: aveva 66 anni ed era in ottima forma. «Non soffriva di alcuna patologia, non beveva né fumava, aveva gli esami migliori dei miei ed era sempre al lavoro e in movimento come un giovane» lo piange il figlio Dario.

Michieletto, che abitava a Maerne, in via Aldo Moro, era stato ricoverato il 21 marzo con i soliti sintomi, febbre, tosse, e il tampone aveva dato esito positivo. All’inizio non era grave: chiamava spesso i compagni per sapere come andava la distribuzione di mascherine. Ma poi le sue condizioni sono peggiorate, ed è stato intubato: il miglioramento di venerdì aveva fatto ben sperare, ma sabato c’è stato un nuovo tracollo e stavolta, dopo i polmoni, anche il suo cuore ha ceduto. Michieletto non era un volontario “improvvisato” ma, oltre che gran lavoratore, era uno che sapeva il fatto suo, avendo lavorato per anni come assistente capo dei vigili del fuoco alla Enichem di Porto Marghera. Una volta in pensione, nei primi anni Duemila, aveva messo al servizio di tutta la comunità le sue competenze e il suo impegno verso il prossimo: era stato uno dei fondatori della Protezione Civile comunale, il primo coordinatore, uno dei primi a seguire i corsi regionali e faceva parte tuttora del direttivo, occupandosi di addestrare i giovani e della manutenzione di mezzi e attrezzature.
Non si contano le missioni di soccorso e assistenza a cui ha partecipato col gruppo non solo nel territorio comunale ma in tutta Italia, si vedano quelle a L’Aquila e Amatrice.


«Siamo increduli – dice affranto Cristiano Serena, il coordinatore della Protezione civile – Per noi è una perdita pesantissima. Nello non era solo una colonna portante del gruppo, era una persona fantastica, per il suo modo di lavorare e la sua voglia di aiutare sempre gli altri: bastava una telefonata e si partiva».

«Appena saputa la triste notizia – aggiunge il sindaco Andrea Saccarola - ho chiamato il figlio per esprimergli le condoglianze a nome di tutta l’amministrazione, il consiglio comunale e la cittadinanza. Nello Michieletto è stato un volontario che per tanti anni fa fatto il bene della comunità. Dispiace tanto. Questo maledetto virus si è portato via uno degli angeli che, specie in questi giorni, stanno aiutando la popolazione». Angeli della protezione civile che avevano anche attaccato sui muri della sede uno striscione di incoraggiamento e che domenica sera hanno voluto dedicare al loro compagno una toccante cerimonia sotto casa sua, schierandosi tutti davanti ai mezzi alle note dell’Inno di Mameli prima di fare a loro volta le condoglianze ai familiari. Michieletto lascia la moglie Vanna, i figli Dario e Riccardo e i due amati nipotini Elisa e Fabio.


L'omaggio della Protezione Civile a Nello Michieletto, vittima del coronavirus


 
 
 

 
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