Il virus si dissolve nel mare? Primi tuffi di prova (si fa per dire), ma il distanziamento lascia a desiderare

Il virus si dissolve nel mare? Primi tuffi di prova (si fa per dire), ma il distanziamento lascia a desiderare
di Rita DE BERNART
2 Minuti di Lettura
Martedì 12 Maggio 2020, 19:39 - Ultimo aggiornamento: 23:03

Prove d’estate a Gallipoli. In una giornata assolata e calda in Salento che annuncia l’arrivo imminente della bella stagione, tra una passeggiata e una corsetta c’è anche chi, per il bene comune (ma è chiaro che si fa per dire), si premura di mettere alla prova le indicazioni scientifiche che giungono in questi giorni. Distanziamento a parte. Secondo gli esperti la temperatura, l'acqua di mare ed i sali disciolti influiscono negativamente sulla membrana del virus rendendolo a quanto pare innocuo (ma si attendono indicazioni più precise: nell'attesa, massima cautela).  Pare inoltre che non esistano neanche evidenze, come ha dichiarato nelle scorse ore alla stampa lo stesso Lopalco,  che il virus si possa trasmettere attraverso i granelli di sabbia. Che fare allora? Fidarsi? Tentare? 
 


Si sa, lo slancio audace della gioventù porta a sperimentare tutto ciò che è proibito e dubbio. E se non bastasse la sfida del primo bagno di stagione con l’acqua gelida dopo un lungo inverno e una spenta primavera per rendersi protagonisti, i tre giovani avranno anche pensato di fornire a tutti la prova della mancata trasmissione del virus in acqua. Otto per l’audacia (ma quanti saltelli quando l'acqua lambisce la pancia...), ma sei in condotta. E sul distanziamento? Rimandati a settembre. C’è ancora da studiare (così come i due pescatori nella foto in basso: troppo vicini. Non è l'unione a far la forza, come spiegarglielo...?).

© RIPRODUZIONE RISERVATA