Le mutazioni del coronavirus e il proliferare delle nuove varianti possono mettere a serio rischio l'immunità di gregge. È l'allarme lanciato da Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità della Puglia, commentando uno studio sulle reinfezioni in una delle città più colpite dalla pandemia in Brasile.
Pier Luigi Lopalco e il caso Manaus
Il professor Lopalco ha pubblicato sui social le conclusioni di uno studio, pubblicato su Lancet, che mette in evidenza il caso di Manaus, la città più popolosa dell'Amazzonia. Qui, tra aprile e giugno 2020, si era registrata una prima ondata pandemica molto violenta. Nel corso dell'estate il virus aveva dato tregua a Manaus e tutte le restrizioni erano state allentate. A novembre, tuttavia, complici anche le elezioni e la ripresa delle attività di aggregazione sociale, la seconda ondata aveva colpito anche più duramente della prima.
Pier Luigi Lopalco: «Le varianti e l'immunità di gregge»
«Quanto accaduto a Manaus potrebbe non fare notizia, visto che una seconda ondata è stata registrata in tutto il mondo. Ma quello che ha attirato l'attenzione degli scienziati su Manaus è il fatto che diversi studi avrebbero fatto pensare che il livello di immunità registrato dopo la prima ondata nella città (>70%) avrebbe potuto già realizzare una condizione di immunità di gregge» - spiega nel post l'epidemiologo pugliese - «Secondo gli autori dello studio, questa seconda ondata sarebbe legata ad un mix di fattori, fra cui la possibile discesa dell'immunità diversi mesi dopo la prima infezione combinata con l'emergenza di nuove varianti.
Pier Luigi Lopalco: «Rischio terza ondata»
Il monito del professor Lopalco di certo non alimenta l'ottimismo, ma le regole da seguire per evitare una terza ondata restano sempre le stesse. «Quello che può fare la scienza in questo momento è monitorare attentamente la situazione e verificare se l'emergenza di nuove varianti può inficiare test o vaccinazioni» - spiega Lopalco - «Per il resto, la possibilità per il virus, mutanti o non mutanti, di circolare è unicamente legata al rispetto delle regole. In pieno inverno, o siamo disposti a rinunciare alla socialità o dobbiamo accettare una nuova ondata. Tertium non datur».