Coronavirus, gli italiani sulla Diamond Princess saranno rimpatriati giovedì

Coronavirus, gli italiani sulla Diamond Princess saranno rimpatriati giovedì
Coronavirus, gli italiani sulla Diamond Princess saranno rimpatriati giovedì
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Lunedì 17 Febbraio 2020, 19:59

Ventidue dei 35 italiani a bordo della Diamond Princess saranno rimpatriati giovedì prossimo, 20 febbraio 2020, a bordo di un aereo militare. La nave si trova ancora attraccata al porto di Yokohama, in Giappone, dove è stata posta in quarantena per l'allerta Coronavirus.

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Come spiega l'AdnKronos, oltre ai nostri connazionali, sul volo dell'Aeronautica militare che partirà mercoledì da Pratica di Mare per Yokohama, potrebbero essere imbarcati anche 35 cittadini di varie nazionalità europee. Sulla nave da crociera si trovano 10 passeggeri e 25 membri di equipaggio, alcuni dei quali resteranno per il momento in Giappone. Ancora in fase di individuazione il luogo dove resteranno per il periodo previsto di sorveglianza sanitaria.

Intanto tra gli americani che sono sbarcati dalla Diamond Princess e sono risultati positivi al test del coronavirus "sembrerebbe che c'è un nostro connazionale". Lo ha detto il capo dell'Unità di Crisi della Farnesina, Stefano Verrecchia, intervenendo oggi ad Agorà, aggiungendo che il nostro connazionale "è però partito con il volo americano perché residente in America e sposato con una donna americana".

Verrecchia ha comunque sottolineato che "aspettiamo ancora delle conferme" riguardo al possibile contagio del nostro connazionale che "è in volo per l'America", che sarebbe "il primo caso di un italiano" contagiato a bordo della nave da crociera ferma in Giappone. Il capo dell'Unità di Crisi ha poi ribadito che "dei connazionali di cui ci dobbiamo occupare noi" per il rientro in Italia "non risulta nessun contagiato".

A bordo si sono registrati altri 99 casi, portando il numero totale delle persone contagiate a 454.

OMS - "Le misure di controllo" della diffusione di un virus "su una nave sono difficili, perché ci sono diversi fattori da porre sotto controllo, lo abbiamo visto in altre situazioni, in cui ad esempio si sono diffusi norovirus. Non è quindi un pericolo specifico per la Covid-19". A sottolinearlo Sylvie Briand, direttore Global Infectious Hazard Preparedness dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
"Lavoriamo a stretto contatto con le autorità giapponesi e con i responsabili medici sulla nave" Diamond Princess, dove sono ancora in isolamento anche 35 italiani, "per capire quali siano le migliori misure per proteggere le persone sulle nave ma anche essere obiettivi nel contenimento del virus. Dobbiamo contenere il virus, non contenere le persone, e attuare un bilanciamento fra la salute della popolazione in Giappone e quella delle persone presenti sulla nave. Bilanciare questo è difficile perché ci sono ancora molte cose che sono sconosciute su questo virus e lavoriamo ora dopo ora per chiarirle".

USA - Secondo quanto ha reso noto un comunicato congiunto del Dipartimento di Stato e del Dipartimento della Salute Usa, sono 14 i cittadini statunitensi, dei 328 sbarcati dalla nave da crociera, risultati positivi ai test per il nuovo coronavirus. Secondo la nota, "dopo che i passeggeri hanno lasciato la nave", le autorità americane "sono state informate che 14 passeggeri - che due, tre giorni prima erano stati sottoposti ai test - sono risultati positivi al Covid-19". Sono stati tutti "trasferiti rapidamente e in sicurezza in un'area di contenimento a bordo dell'aereo nel rispetto dei protocolli" e sono stati tutti "monitorati con attenzione" durante l'intera durata del volo. La nota precisa che i 14, "separati dagli altri passeggeri", continuano a non mostrare sintomi del contagio.
I voli charter sono atterrati in California ed in Texas. Il primo aereo è atterrato nella Travis Air Force Base, base militare vicino a Fairfield, in California, ed il secondo nella Joint Base San Antonio-Lackland a San Antonio, in Texas. Il dipartimento di Stato, dopo consultazioni con le autorità sanitarie Usa, hanno deciso di far rientrare negli Usa anche gli americani contagiati tenendoli separati dagli altri passeggeri.

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