Coronavirus, 619 morti e altri 4.694 casi: in Italia 100mila persone malate di Covid-19, calano ancora i ricoveri MAPPA

Coronavirus, 619 morti e altri 4.694 casi: ad oggi in Italia 100mila persone malate di Covid-19
Coronavirus, 619 morti e altri 4.694 casi: ad oggi in Italia 100mila persone malate di Covid-19
di Simone Pierini
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Sabato 11 Aprile 2020, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 19:01

Sono 619 le vittime in più per conseguenze derivate dal coronavirusIeri il dato era di 570. È quanto ha diramato il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa nel consueto bollettino delle 18 di oggi sabato 11 aprile.

Attualmente in Italia le persone malate di Covid-19 hanno raggiunto quota 100mila mentre i morti si avvicinano, con aumento costante, a quota 20mila. Sono 4.694 i pazienti risultati positivi nelle ultime 24 ore, mentre altri duemila sono guariti. Prosegue il calo delle terapie intensive (-116) e dei ricoveri con sintomi (-98) ma, numeri alla mano, aumenta ancora il numero di persone contagiate.

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Rispetto ai 3.951 casi in un giorno di ieri si registra una crescita di 743 casi (4.694) con il trend della curva che sale al 3,1% contro il +2,7% di venerdì. Una diretta conseguenza dell'aumento dei tamponi degli ultimi giorni, anche oggi 56.609 contro i 53.495 di ieri, ma una conferma di un vasto "sommerso" ancora presente nel nostro Paese. 
 

 

IL BOLLETTINO DI OGGI

casi Covid-19 accertati in Italia dall'inizio dell'emergenza sono ora 152.271 (4.694 in più rispetto a ieri), di cui 19.468 morti e 32.534 guariti, 2.079 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è di 100.269 persone, ieri era di 98.273, un aumento di 1.996 unità. I tamponi effettuati fino ad oggi sono 963.473, 56.609 nell'ultimo giorno (Ieri erano 53.495). 

Sono 3.381 i malati in terapia intensiva, 116 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.174 (-28) sono in Lombardia (-34). 28.144 sono poi ricoverati con sintomi, 98 in meno rispetto a ieri, e 66.534 (+1.661) sono quelli in isolamento domiciliare. 

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«Non abbiamo sconfitto il virus bisogna continuare a tenere i comportamenti richiesti. Anche in Lombardia siamo sulla strada giusta per contenere il virus». L'ha detto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione civile rispondendo a una domanda sulla situazione in Lombardia. «Abbiamo alcune Regioni più colpite di altre - ha aggiunto - ma i dati di oggi ci inducono a non abbassare assolutamente la guardia, dobbiamo tenere questi comportamenti non a caso le misure di contenimento sono state prolungate».

«Circa il 7% delle persone in età pediatrica viene ricoverato e viene confermato che non ci sono pazienti critici». Lo ha detto Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria e membro del Comitato tecnico-scientifico, nella conferenza stampa alla Protezione civile. Ha aggiunto che «sono state fatte 2.000 diagnosi e le ospedalizzazioni sono state veramente poche, 44 casi tra 0 e un anno, 20-30 casi per le altre età. Questo avviene in Italia perché è il risultato dell'eccellente gestione che si è avuto restando a casa». 

«Abbiamo ricevuto la bella notizia di un signore di 94 anni guarito alle porte di Roma. Questo è il messaggio più bello per fare gli auguri a tutti noi e a tutti voi di una buona Pasqua e ringraziare chi sta dando il proprio contributo». Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, chiudendo la consueta conferenza stampa quotidiana. 

«Prepariamoci per l'autunno, tutti coloro che si devono vaccinare per l'autunno lo facciano. Mai come quest'anno sarò molto importante vaccinarsi». Lo afferma Alberto Villani, durante la conferenza stampa in Protezione Civile. «Normalmente per arrivare ad un vaccino da commercializzare il tempo medio è di 2-3 anni. In quest'occasione penso che i tempi saranno molto molto più brevi, sicuramente non saranno quelli abituali per un vaccino»

BORRELLI, NELLE RSA ANCHE ESERCITO DOVE SERVE

«Le sanità regionali stanno provvedendo a rafforzare il personale nelle Rsa. Una parte degli infermieri che abbiamo inviato oggi a Bergamo sono andati nelle Rsa. Nell'ordinario chiediamo anche l'intervento dell'esercito quando ce n'è bisogno, dov'è possibile anche i nostri volontari e sanitari. Si tratta, però, sempre di un supporto alle risorse messe in campo dalle regioni». Lo afferma il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli in conferenza stampa.

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