Prestito da 25 mila euro alle imprese, il ministro Gualtieri: «Da lunedì già i primi pagamenti»

roberto_gualtieri
roberto_gualtieri
di Mario Fabbroni
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Aprile 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:09

L’economia mondiale collassa sotto il peso del coronavirus e si contrae nel 2020 del 3%, in quella che è la peggiore recessione dalla Grande Depressione degli Anni ‘30. Alla contrazione non scampa l’Italia che anzi vede il proprio Pil calare del 9,1% nell’anno in corso: una flessione con la quale è fanalino di coda del G7 e fra le peggiori in Eurolandia. Solo la Grecia con un Pil in calo del 10% fa peggio del Belpaese. Descrivendo il “Great Lockdown”, la grande chiusura, come una crisi senza precedenti una sorta di guerra, il Fondo monetario internazionale (Fmi) mette in evidenza la «continua incertezza sulla durata e l’intensità dello shock». Incertezza che pesa sulla possibile ripresa del 2021: una ripresa «parziale con il livello del Pil che resterà decisamente al di sotto del trend pre-virus». 
Ma proprio l’Fmi finisce nella bufera perché i suoi membri si sono aumentati lo stipendio. Decisione presa prima della crisi ma inopportuna da applicare proprio ora. E l’Italia si è opposta. 

MINISTRO. «Abbiamo già avuto 75 miliardi di prestiti interessati dalla moratoria sui mutui con 664 mila domande di prestiti alle imprese che sono congelati. Inoltre sono stati sospesi «quasi 30 mila mutui sulla casa». Lo ha detto alla trasmissione “Porta a Porta” il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, aggiungendo che «se sommiamo tutte le misure dei due precedenti decreti ai 400 miliardi garantiti con il dl liquidità, siamo a circa 750 miliardi di garanzia per la ripartenza».

IMPRESE. Ieri il sito è andato in tilt, ma sempre il ministro Gualtieri ha annunciato che da lunedì ci saranno le «prime erogazioni». Il Fondo di garanzia dei 25 mila euro infatti è una delle misure studiate dal governo per sostenere aziende (fino a 499 dipendenti) e professionisti in difficoltà. Il prestito, garantito al 100% dallo Stato, di 25.000 euro alle imprese proprio ieri è stato autorizzato dalla Ue. «Dunque lo strumento è operativo», ha aggiunto il ministro.

BOND. Intanto Valdis Dombrovskis, il vicepresidente della Commissione europea da sempre annoverato tra i falchi del rigore, ha aperto alla proposta - lanciata dalla Francia e sostenuta anche da Italia e Spagna - per raccogliere sui mercati fino a 1.500 miliardi di euro per sostenere la ripresa. Un’operazione che potrebbe essere realizzata almeno parzialmente attraverso l’emissione, da parte della Commissione, di titoli comuni garantiti dai Paesi Ue.

© RIPRODUZIONE RISERVATA