Fase 2, nessun esodo dal Nord ma su bus e metro è caos. E gli italiani riscoprono i parchi e il caffè al bar

Fase 2, nessun esodo dal Nord ma su bus e metro è caos. E gli italiani riscoprono i parchi e il caffè al bar
di Giammarco Oberto
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Martedì 5 Maggio 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:15

Ed infine uscimmo, a rivedere le strade. Da Nord a Sud, 4,4 milioni di italiani hanno messo la testa fuori dal lockdown lungo 55 giorni. Come sequestrati che escono dalla cella. Ed hanno smentito chi riteneva che i cittadini avrebbero preso la Fase 2 come un “libera tutti”.

Non c’è stato il tanto temuto esodo verso il Sud. Nessun assembramento nella stazione di Milano Centrale per prendere i treni dell’Alta velocità diretto a Napoli - sul primo convoglio della giornata c’erano 92 passeggeri - e a Lecce. Più critica la situazione nelle metro e sui bus, nonostante i passeggeri siano crollati dell’80 per cento rispetto al periodo pre-emergenza. Alcune stazioni prese d’assalto nell’ora di punta, con distanza di sicurezza non rispettata: il caso della Circumflegrea a Napoli, ieri all’alba. Il traffico è ritornato all’improvviso in tutte le città. Ma in generale, è andata. Più luci che ombre. L’invito di Conte alla massima responsabilità è stato accolto.

MILANO. Era l’osservata speciale. E lo era la sua rete di trasporti, con metrò e bus a capienza ridotta di un quarto per le direttive anti contagio. E nel giorno banco di prova della Fase 2 ha retto. «La situazione è ampiamente sotto controllo, il che ci porterà ad anche maggiore attenzione nei prossimi giorni» ha detto il sindaco in diretta dalla sala operativa di Atm, la società che gestisce il trasporto. Non sono stati segnalati particolari assembramenti, neppure ai tornelli delle stazioni più importanti del metrò. Anzi, l’affluenza è stata sotto le aspettative. Perché i milanesi sono tornati nelle loro strade con auto e motorini, ma soprattutto con mezzi alternativi, dalle bici ai monopattini. I taxi invece sono tra i caduti sul campo dell’emergenza coronavirus: sono rimasti desolatamente nei parcheggi, senza clienti. I parchi cittadini, da sempre amatissimi dai milanesi, si sono riempiti di gente. Un popolo di runner in una città che da due mesi non corre più. Tra pattuglie di vigili che controllavano il rispetto delle distanza di sicurezza.

 

 


ROMA. Più auto in giro nella Capitale. Più passeggeri su bus e metro, soprattutto nelle primissime ore della mattinata. Alla stazione Anagnina la coda iniziava già in strada, a Laurentina pendolari accalcati sulla banchina, folla sul trenino Roma–Lido e sui bus dalla periferia al centro. Taxi questi dimenticati anche nella Capitale. Parchi presi d’assalto: Villa Pamphili era gremitissima. Ma è stato anche il giorno dei bar. Con il ritorno di un rito: il caffè, anche se da asporto. Con i clienti in attesa del turno in lunghe file ordinate.

SUD. A Napoli il grande timore erano gli arrivi dal Nord. I passeggeri scesi dai treni partiti da Milano hanno trovato ad attenderli medici in tute bianche con termoscanner e kit rapidi. A Messina in centinaia si sono messi in coda per prendere i traghetti per la Calabria. Lavoratori intenzionati a raggiungere il Nord: sul tragitto inverso i traghetti erano semivuoti. E sulla spiaggia di Mondello, i palermitani ieri hanno fatto i primi bagni di stagione.

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