Coronavirus diretta, secondo caso a Milano. Due morti in Italia. Al Nord 74 contagi in 4 regioni

Coronavirus diretta, secondo caso a Milano. Due morti in Italia. Al Nord 74 contagi in 4 regioni
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Sabato 22 Febbraio 2020, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 12:34

Coronavirus : due morti in Italia e primi casi a Milano. Il primo è un paziente di 78 anni ricoverato in isolamento all'ospedale San Raffaele di Milano.  Il secondo è un abitante di Mediglia, che era ricoverato a Melegnano, nel Milanese. Una donna residente in Lombardia è morta, il decesso potrebbe essere collegato ai casi di Codogno. La donna stava aspettando l'esito del test per il Coronavirus ma è deceduta prima che questo arrivasse. Si tratta di una donna anziana, di 75 anni, residente a Casalpusterlengo. I suoi funerali si sono già svolti oggi - sabato - per motivo "igienico-sanitari". Primo caso invece a Torino: si tratta di un 40enne che ha avuto contatti con un famigliare di un contagiato di Codogno. La prima vittima del Coronavirus è un uomo di 78 anni, Adriano Trevisan, di Vò Euganeo deceduto in Veneto a causa dell'infezione.
Paesi isolati, chiuse scuole, uffici, tribunali e università. In chiesa stop al segno di pace con la stretta della mano.  Sale la preoccupazione tra i cittadini, invitati a rimanere a casa nelle aree interessate. Quanto al presunto "paziente zero", il manager di ritorno dalla Cina, si è scoperto che non ha mail avuto il coronavirus

Al momento i contagiati sono 76 in Italia:  54 in Lombardia, 17 in Veneto, 2 in Emilia Romagna, 2 nel Lazio (la coppia di turisti cinesi allo Spallanzani) ed una in Piemonte.

SONO 76 I POSITIVI AL CORONAVIRUS. Sono 76 i positivi al Coronavirus in 5 regioni: 54 in Lombardia, 17 in Veneto, 2 in Emilia Romagna, 2 nel Lazio (la coppia di turisti cinesi allo Spallanzani) ed una in Piemonte. I ricoverati con sintomi sono 33, 18 quelli in terapia intensiva, 11 in isolamento domiciliare. Lo ha detto il commissario straordinario all'emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli.

VENETO, SALGONO I CONTAGI Salgono i contagi in Veneto: adesso sono 16, compreso l'uomo di 78 anni di Vò Euganeo deceduto a causa dell'infezione.

MILANO, HA 71 ANNI IL SECONDO CONTAGIATO È un uomo di 71 anni la persona residente nel milanese, a Mediglia, risultata positiva al Coronavirus dopo essere arrivata al pronto soccorso dell'ospedale di Vizzolo Predabissi e essere, poi, stata ricoverata nel reparto di Medicina dello stesso ospedale. Sono già state avviate tutte le procedure per risalire ai suoi contatti.

FERRARA, ATENEO CHIUSO L'Università di Ferrara chiude per una settimana, fino all'1 marzo. Lo ha deciso l'ateneo, per ridurre le possibilità di contagio del Coronavirus. La decisione, presa d'intesa con il sindaco Alan Fabbri, è stata assunta «considerando la prossimità territoriale, nonché la presenza presso Unife di oltre 7.200 studenti veneti», allineandosi così alla decisione presa dall'ateneo di Padova. Sono annullate tutte le attività didattiche (lezioni, esami e sedute di laurea, sale studio e biblioteche) previste nella settimana dal 24 febbraio all'1 marzo. Tali attività, fa sapere l'ateneo ferrarese «saranno recuperate secondo tempi e modalità che saranno comunicate appena possibile. Anche le date e le scadenze del calendario accademico saranno adeguate di conseguenza»

CHIUDONO LE UNIVERSITÀ LOMBARDE Tutte le attività didattiche delle università lombarde saranno sospese dal 24 al 29 febbraio per la diffusione del Coronavirus. Lo rende noto, con un comunicato, Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell'Università degli Studi di Bergamo e Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Lombarde. «Riteniamo che, in assenza di diverse indicazioni da parte delle Autorità, tutte le attività - si legge nella nota - potranno riprendere lunedì 2 marzo».

SECONDO POSITIVO NEL MILANESE C'è una seconda persona positiva al coronavirus nel milanese. Si tratta di un abitante di Mediglia, a Sud del capoluogo, che era ricoverato all'ospedale di Melegnano e che ora sarebbe stato trasferito al Sacco. Già ieri il sindaco di Mediglia aveva disposto l'annullamento degli eventi aggregativi.

IL PRESUNTO PAZIENTE ZERO NON HA MAI CONTRATTO IL VIRUS Non ha mai avuto il coronavirus il presunto 'paziente zerò, l'amico del 38enne di Codogno che era stato a cena con lui dopo esser tornato dalla Cina. Lo ha detto ai cronisti il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. «Dai test effettuati - ha detto - è emerso che non ha sviluppato gli anticorpi». L'uomo era già risultato negativo al primo test per il coronavirus. Dunque, non è partita da lui la diffusione del virus nel lodigiano.

FONTANA: 46 CONTAGIATI IN LOMBARDIA, UNO AL SAN RAFFAELE Sale a 46 il numero dei contagiati in Lombardia, uno di loro, un uomo di 78 anni residente a Sesto San Giovanni, è ricoverato al San Raffaele di Milano. Lo ha spiegato in una nota il presidente della Lombardia Attilio Fontana, che sta presiedendo l'unità di crisi con l'assessore al Welfare Giulio Gallera.

PRIMO CASO A MILANO Primo caso di coronavirus confermato a Milano. Sono risultati positivi i test ai quali è stato sottoposto un paziente ricoverato in isolamento all'ospedale San Raffaele.

TERZO CASO A CREMONA Terzo caso accertato di Coronavirus in provincia di Cremona: si tratta di un anziano residente a Soresina, ricoverato da alcuni giorni all'ospedale di Crema. Sono ancora ignote le modalità di contagio. Sono state già attivate le procedure di identificazione dei contatti diretti. È il 40/o paziente positivo al coronavirus in Lombardia.

POSITIVO INFERMIERE DEL 38ENNE DI CODOGNO È positivo al coronavirus l'infermiere addetto al triage all'ospedale di Codogno (Lodi) che prese in carico il 38enne lodigiano colpito da Covid-19. Si tratta di un piacentino che si era messo già ieri in isolamento volontario a casa, dove vive da solo, e che nella notte è stato trasportato in ospedale a Piacenza a causa della comparsa dei primi sintomi. Ô in buone condizioni di salute e sta ricevendo adeguate cure

MATTARELLA:
«RICONOSCENZA PER MEDICI E OPERATORI» «Desidero esprimere riconoscenza ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori, alle donne e agli uomini della Protezione civile e delle Forze armate, a quanti in questi giorni si stanno impegnando - con abnegazione e generosità - per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del coronavirus. Il Ministero della Salute e le Regioni con territori in cui sono presenti casi di contagio stanno operando con tempestività e hanno approntato i protocolli necessari ad affrontare l'emergenza, potendo contare su un sistema sanitario in grado di reagire con efficacia. Questa richiede anche la piena collaborazione di tutta la popolazione secondo le indicazioni delle autorità sanitarie». Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in una nota.

RAGAZZA 17ENNE IN ISOLAMENTO A VASTO Una ragazza di 17 anni, che ha riferito di essere di ritorno da Padova (dove ha trascorso un soggiorno dal 3 al 16 febbraio), si è presentata spontaneamente (accompagnata da un familiare con mezzi propri e non in ambulanza) nel primo pomeriggio di oggi al pronto soccorso dell'ospedale di Lanciano, accusando tosse e febbre. Lo rende noto il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione Abruzzo. A scopo precauzionale, i sanitari ne hanno disposto il trasferimento all'ospedale di Vasto, dove sarà trattenuta in isolamento nel reparto di malattie infettive in attesa dei risultati del tampone per il Covid 19 (i campioni sono stati inviati al laboratorio di riferimento di Pescara), che dovrebbero arrivare nel corso della nottata. Le sue condizioni generali non destano preoccupazione e non presenta particolari problemi respiratori.

MILANO, RINVIATA FIERA OCCHIALI Il consiglio di amministrazione di Mido, la più importante manifestazione nel settore degli occhiali a livello mondiale in programma dal 29 febbraio al 2 marzo a Milano, ha deciso di posticipare l'edizione del 2020 tra fine maggio e la prima metà di giugno a causa della crisi causata dall'emergenza del coronavirus.

MILANO, LA SETTIMANA DELLA MODA VA AVANTI «Si va avanti normalmente, con la giusta cautela, seguendo le regole del ministero della salute»: così Carlo Capasa, presidente della Camera della Moda, racconta l'effetto dell'emergenza Coronavirus sulle sfilate in corso a Milano.

LA PROCURA DI MILANO, PARZIALE RETROMARCIA
«Errata corrige! Su disposizione dei capi dell'ufficio si comunica che lunedì 24 febbraio, tutti gli uffici, comprese le segreterie dei pm, saranno chiusi al pubblico fino alle ore 9.30. Entro tale orario, la dirigenza valuterà e comunicherà nuove o ulteriore disposizione in merito». Con questa mail interna la procura di Milano ha corretto il tiro in merito ai provvedimento da prendere rispetto al Coronavirus in merito alla chiusura degli uffici.

IL FRIULI-VENEZIA-GIULIA DECRETA STATO EMERGENZA La Regione Friuli Venezia Giulia ha decretato lo stato di emergenza fino al 31 luglio prossimo per «fronteggiare il rischio sanitario da Coronavirus, anche in considerazione dei primi casi di contagio nel territorio italiano e in particolare nella vicina regione del Veneto ed in esito della riunione del Comitato operativo di Protezione civile avvenuta oggi». Lo ha reso noto il vice governatore Fvg, Riccardo Riccardi, che ha agito concordemente con il governatore, Massimiliano Fedriga.


«CONTAGIO A TORINO DA FOCOLAIO LOMBARDO» «Non è un focolaio piemontese ma lombardo». Così l'assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi, sul primo caso di positività al Coronavirus registrato in Piemonte. Il paziente è un torinese di 40 anni. Si è ammalato, ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, «dopo essere entrato in contatto con il ceppo lombardo». I familiari dell'uomo sono sotto osservazione.

UN CASO POSITIVO IN PIEMONTE Un caso di Coronavirus è stato registrato in Piemonte. I test, che hanno dato esito positivo, sono stati svolti a Torino dagli specialisti dell'ospedale Amedeo di Savoia. È il primo caso di positività al Coronavirus in Piemonte.

MILANO, UFFICI PROCURA CHIUSI AL PUBBLICO «Su disposizione dei capi dell'ufficio si comunica che lunedì 24 febbraio, tutti gli uffici, comprese le segreterie dei pm, saranno chiusi al pubblico fino a nuova ulteriore disposizione». Con questa mail interna si dà avviso alle cancellerie. «Tutte le istanze devono essere depositate presso gli uffici Urp».


PIACENZE, SCUOLE CHIUSE FINO A MARTEDÌ Scuole chiuse, così come gli impianti sportivi pubblici e privati, fino a martedì 25 febbraio compreso a Piacenza e provincia, e l'invito a evitare i luoghi molto affollati. Sono le decisioni, valide per tutto il Piacentino, che arrivano dal primo incontro della giornata del Comitato allargato di Piacenza per affrontare i problemi legati al Coronavirus, convocato dal prefetto Maurizio Falco. Si tratta di provvedimenti a solo titolo «esclusivamente precauzionale».

PIACENZA, TRE CASI All'ospedale di Piacenza sono tre i pazienti risultati positivi al coronavirus, tutti legati al focolaio lombardo, tra cui l'infermiere addetto al triage all'ospedale di Codogno (Lodi) che prese in carico il 38enne lodigiano colpito da Covid-19. Gli altri due sono una donna di 82 anni residente a Codogno (Lodi) e di un cittadino lombardo di Maleo, sempre in provincia di Lodi. Tutti e tre sono calcolati tra i 46 lombardi.


ZAIA: CHIUSE LE UNIVERSITÀ IN VENETO Le Università del Veneto resteranno chiuse per l'emergenza Coronavirus. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, precisando di essersi consultato con i rettori dei vari atenei della regione: «abbiamo deciso di tenerle chiuse dalla prossima settimana» ha detto. Rispondendo ai giornalisti su eventuali provvedimenti per manifestazioni come il Carnevale di Venezia, Zaia ha detto che attende le linee guida che saranno diramate dal ministro della sanità, Roberto Speranza, perchè le iniziative devono essere uniformi in tutto il Paese.

GALLERA, NON E' PANDEMIA «Non è una situazione di pandemia, per ora non ci sono motivi perché nel resto della regione vengano prese misure di alcun tipo dal punto di vista sanitario»: lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, facendo il punto sulla situazione del coronavirus in Lombardia.

IN VENETO OTTO CITTADINI CINESI IN OSPEDALE Otto cittadini cinesi che gestiscono un'attività imprenditoriale a Vò Euganeo, comune epicentro del contagio da Coronavirus in Veneto, sono stati portati in ospedale per verifiche sul loro stato di salute. Lo riferisce all'ANSA il sindaco, Giuliano Martini. Il laboratorio gestito dai cittadini orientali è uno dei punti che il Comune e le strutture di prevenzione stanno sottoponendo a verifiche, per le indagini sul possibile 'punto zerò della diffusione del virus. Si tratta di sette uomini e una donna.

MILANO, CHIUSO PRONTO SOCCORSO OSPEDALE SACCO Il Pronto soccorso dell'ospedale Sacco di Milano è chiuso: le accettazioni sono aperte solo ai casi sospetti di nuovo coronavirus, secondo quanto apprende l'AdnKronos Salute. I malati ricoverati nei vari reparti restano dove si trovano. Mentre in Malattie infettive la maggioranza dei letti viene dedicata all'isolamento, e mano a mano che i posti si liberano vengono destinati in modo prioritario ad altri pazienti con coronavirus.


DUE MEDICI CONTAGIATI NEL PAVESE Due contagiati da coronavirus anche nel Pavese: si tratta di due medici di Pieve Porto Morone (Pavia), un comune della Bassa vicino alla provincia di Lodi. Da questa notte sono ricoverati al reparto di Malattie Infettive del San Matteo. La notizia è stata riferita all'ANSA da fonti qualificate. I due medici, marito e moglie, sono stati riscontrati positivi al primo controllo. Il marito opera come medico di base a Pieve Porto Morone (Pavia) e Chignolo Po (Pavia). La moglie è una pediatra che lavora nella zona di Codogno (Lodi).

IL PAZIENTE 1 TRASFERITO È stato trasferito nella notte dall'ospedale di Codogno (Lodi) al Policlinico San Matteo di Pavia il «paziente 1» dei casi di contagio da coronavirus in Lombardia. L'uomo, 38 anni di Codogno (Lodi), è attualmente ricoverato nel reparto di rianimazione del Policlinico di Pavia: le sue condizioni restano gravi. A seguirlo sono i medici di malattie infettive del San Matteo, uno dei centri di riferimento regionali per questa emergenza.


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SICILIA «Tutti i cai sospetti di Coronavirus che sono stati affrontati fino ad oggi in Sicilia, non ultimo uno ieri a Trapani, sono stati tutti casi negativi. E sono stati anche casi nei quali la Regione è riuscita a intervenire nell'immediatezza, con le analisi necessarie e il tampone per il Coronavirus, anche perché ci siamo dotati autonomamente della possibilità di effettuare i tamponi». A dirlo è l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, a Catania, durante la conferenza stampa seguita alla riunione dell'unità di crisi sul Coronavirus convocata per stamattina.

SCHIAVONIA, 450 PERSONE CHIUSE IN OSPEDALE Sarebbero 450 in tutto le persone chiuse da ieri pomeriggio all'interno dell'ospedale di Schiavonia (Padova) a causa dell'allarme da coronavirus. Di questi, 300 sono pazienti e 150 i dipendenti della struttura. Per tutti è prevista l'effettuazione del tampone per accertare l'eventuale contagio. L'ospedale di Schiavonia ha complessivamente 300 posti letto e 600 dipendenti. Anche il personale che non si trovava ieri nei reparti sarà sottoposto ai test.

SANREMO, RICOVERATO UOMO TORNATO DA CINA È affetto solo da influenza e non da coronavirus il cinese trentenne che questa mattina è stato ricoverato al reparto di Malattie Infettive dell'ospedale di Sanremo. Lo rende noto Alisa, l'Agenzia ligure per la sanità. «Il paziente rimarrà ricoverato fino a quando lo riterrà necessario il quadro clinico», fa sapere Alisa.

L'uomo, che abita ad Alassio, si era recato a Diano Marina per incontrare la famiglia, quando ha avvertito i sintomi dell'influenza (febbre e problemi respiratori) per scrupolo ha avvertito il 112..

LODI, ARRIVANO 80 CARABINIERI L'Arma dei Carabinieri sta inviando un contingente di rinforzo di 80 uomini a Lodi, «preventivamente istruiti ed equipaggiati» per far fronte all'emergenza Coronavirus. A questo dispositivo si aggiunge un ambulatorio mobile e supporto medico per il personale impiegato.

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IL PAZIENTE 1 STABILE Sono stabili le condizioni del 'paziente 1', il 38enne positivo al Coronavirus ricoverato all'ospedale Civico di Codogno (Lodi). Per il trasferimento all'ospedale Sacco di Milano, uno dei due centri individuati per l'emergenza insieme all'ospedale San Matteo di Pavia, si attende il miglioramento del quadro clinico.

DOLO, UN ALTRO UOMO CONTAGIATO Un altro caso di contagio da coronavirus in Veneto. È un uomo di 67 anni, di Dolo, ricoverato ora in rianimazione a Padova. Lo riferisce all'ANSA il presidente del Veneto, Luca Zaia. Il paziente è transitato dapprima al pronto soccorso di Mirano (Venezia), poi nella rianimazione di Dolo (Venezia), e, in seguito al peggioramento delle condizioni, è stato trasferito a Padova.

CONTAGIO A CREMONA È un residente di Sesto ed Uniti, poco più di 3 mila abitanti in provincia di Cremona, l'uomo positivo al coronavirus ricoverato all'ospedale Maggiore della città lombarda. È il 16esimo contagiato in Lombardia. Immediate sono scattate le misure di sicurezza che in queste settimane si stavano già predisponendo. Nella notte il sindaco, Carlo Angelo Vezzini, ha diramato un'ordinanza che, «in attesa di ulteriori provvedimenti della Regione, invita in via precauzionale e provvisoria la cittadinanza intera a limitarsi di intrattenersi in luoghi di ritrovo e assembramento pubblico».

PIACENZA, INFERMIERE RICOVERATO La scorsa notte è stato ricoverato a Piacenza l'infermiere dell'ospedale di Codogno (Lodi) che era venuto in contatto con il 38enne lodigiano contagiato dal Coronavirus al triage del pronto soccorso, e che ieri si era messo in isolamento volontario nella sua abitazione piacentina. Nella notte avrebbe iniziato a mostrare i primi sintomi tipici della malattia e ha chiamato il 118: un'ambulanza lo ha trasportato, con tutte le precauzioni, nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Guglielmo Da Saliceto di Piacenza dove ora si è in attesa delle analisi.

 
 


NEGATIVI 200 TEST IN VENETO Sarebbero risultati negativi i primi 200 test per il Coronavirus effettuati all'ospedale di Schiaìvonia (Padova), la struttura delle provincia di Padova dove sono stati registrati i primi due casi di Coronavirus in Veneto e dove è deceduto il primo paziente. Il nosocomio è circondato da un 'cordone sanitariò, con Carabinieri, operatori della Croce rossa e della Protezione civile. All'esterno dell'ospedale è arrivato per qualche minuto il primario di cardiologia, Giampaolo Pasquetto, che ha riferito degli esiti dei tamponi «per quanto ho potuto finora sapere dai colleghi» ha detto. La struttura, modernissima, è situata tra i comuni da Este e Monselice ed è stata recentemente inaugurata per servire l'area del Colli Euganei.

DIAMOND PRINCESS, ITALIANI ATTERRATI È atterrato alle 6.37 all'aeroporto di Pratica di Mare il velivolo dell'Aeronautica militare con i diciannove italiani provenienti dal Giappone che si trovavano a bordo della nave da crociera Diamond Princess. I connazionali, dopo aver terminato le visite, saranno trasferiti presso il Centro Sportivo dell'Esercito alla Cecchignola.

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VENETO, RIUNIONE UNITA' DI CRISI Si terrà in mattinata, dalle ore 9:00, nella sede della Protezione Civile regionale, a Marghera, la riunione dell'unità di crisi del Veneto dedicata all'emergenza da Coronavirus. La riunione vedrà la partecipazione del governatore Luca Zaia, del ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà e, in collegamento da Roma, del ministro della Salute, Roberto Speranza, e del commissario per l'emergenza sanitaria, Angelo Borrelli.


SECONDO CONTAGIO IN VENETO È in condizioni stazionarie l'uomo di 67 anni di Vò Euganeo che fino a ieri rappresentava il secondo caso di contagio da coronavirus in Veneto. L'amico con cui, per cause ancora ignote, aveva condiviso il contagio, Adriano Trevisan, 78 anni, è stato il primo deceduto in Italia. L'uomo, si apprende da fonti della Regione, si trova in cura nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Padova. 

SCHIAVONIA, STRUTTURA DA CAMPO PER SANITARI «Nella notte la Protezione civile del Veneto ha montato a scopo precauzionale 12 tende per massimo 96 posti all'esterno dell'ospedale di Schiavonia (Padova), a disposizione degli operatori sanitari e del personale medico». Lo rende noto sui propri profili social il governatore del Veneto Luca Zaia. L'intervento rientra nelle operazioni di isolamento dell'area padovana dove si è sviluppato il contagio. Sugli stessi profili anche un video che illustra le modalità per prevenire il contagio.

CREMONA, SCUOLE CHIUSE «In accordo con la Prefettura di Cremona, in via cautelativa e preventiva rispetto alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, oggi le scuole di ogni ordine e grado della nostra città rimarranno chiuse»: lo ha annunciato il Comune di Cremona su Facebook. «Stiamo valutando anche la sospensione degli eventi sportivi e delle manifestazioni legate al Carnevale. Siamo in stretto contatto con le autorità sanitarie e ci adoperiamo al massimo per tutelare la salute dei cittadini», prosegue il comunicato.



 

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