Coronavirus, in Italia ci sono meno malati di ieri: è la prima volta. Borrelli: «Una tregua, la battaglia non è ancora vinta» MAPPA

Coronavirus, bollettino morti contagiati guariti
Coronavirus, bollettino morti contagiati guariti
di Simone Pierini
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Lunedì 20 Aprile 2020, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 23:20

Sale di altre 454 vittime il bilancio dei morti in Italia per conseguenze derivate dal coronavirusIeri il dato era di 433. È quanto ha diramato dal dipartimento della Protezione civile nel bollettino giornaliero di oggi lunedì 20 aprile. Ritorna oggi la conferenza stampa del capo dipartimento Angelo Borrelli che è stata rimodulata in due appuntamenti a settimana, il lunedì e il giovedì. I dati verranno invece diffusi ogni giorno. 

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Prosegue l'andamento al ribasso della curva epidemiologica con 2.256 casi in più in un giorno rispetto ai 3.047 di ieri. Torna a scendere anche il numero di tamponi, quasi 10mila in meno. Ma occorre ricordare come i risultati dei test arrivino con uno o due giorni di ritardo rispetto a quando vengono effettuati. 

Confermato anche l'allentamento della pressione sulle strutture ospedaliere con l'ennesimo calo delle terapie intensive, 62 in meno, e il nuovo calo dei ricoverati con sintomi 127 in meno. In questo senso anche la Lombardia, dopo la frenata di ieri, ha mostrato nuovamente una flessione

Per la prima volta poi il numero delle persone attualmente malate in Italia è inferiore alle 24 ore precedenti, 20 in meno, ma è bene sottolineare che ad incidere su questo dato, oltre ai guariti, sono le persone che hanno perso la vita

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«Su 6 parametri solo uno, i deceduti, non va nella direzione voluta, ma gli epidemiologi ci dicono che sarà l'ultimo a calare; ha varie spiegazioni epidemiologiche, ma deve far riflettere su quanto successo e succede, la battaglia certo non è vinta, è un periodo di relativa tregua nella diffusione del virus, non è momento di abbassare la guardia». Così Luca Richeldi del Comitato tecnico scientifico (Cts) in conferenza stampa alla Protezione civile. «Ma per la prima volta vediamo il segno meno davanti alla colonna degli attualmente positivi. E questo è molto incoraggiante», ha aggiunto.

IL BOLLETTINO DI OGGI

I casi Covid-19 accertati in Italia dall'inizio dell'emergenza sono ora 181.228 (2.256 in più rispetto a ieri), di cui 24.114 morti e 48.877 guariti, 1822 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è di 108.237 persone, ieri era di 108.257, con una diminuzione di 20 unità. I tamponi effettuati fino ad oggi sono 1.398.024, 41.483 nell'ultimo giorno (Ieri erano 50.708). 

Sono 2.573 i malati in terapia intensiva, 62 in meno rispetto a ieri. Di questi, 901 sono in Lombardia (-21). 24.906 sono poi ricoverati con sintomi, 127 in meno rispetto a ieri, e 80.758 (+172) sono quelli in isolamento domiciliare. 

«Non sorprende che la Lombardia e il Piemonte abbiano una circolazione maggiore del virus perchè sono partiti da livelli più alti. Quello che registriamo è un calo percentuale» e dove la circolazione del virus è stata maggiore «questo calo è più lento». Ha affermato il professor Luca Richeld «Questo - ha chiarito - non vuol dire una minore efficacia delle misure ma fotografa situazioni epidemiologiche diverse».

Sulla possibilità che «il virus sia meno aggressivo non ci farei conto. Ma che i medici stiano facendo esperienza, questo sì. Stiamo imparando dall'esperienza». Ha detto ancora Richeldi. Le strutture sanitarie «sono più esperte e più preparate», ha aggiunto.

«I pazienti in terapia intensiva hanno molto spesso una polmonite - sottolinea Richeldi - gli studi in altri Paesi ci dicono che il 30 per cento esce con un'insufficienza respiratoria; mi aspetto che i Covid Hospital seguano questi pazienti per vedere se necessitano di ossigeno, riabilitazione o altri interventi: speriamo abbiamo un problema respiratorio per il minor tempo possibile, ma sono sicuro che saranno seguiti nel migliore dei modi».



I DATI REGIONE PER REGIONE

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 34.587 i malati in Lombardia (90 in più rispetto a ieri), 13.522 in Emilia-Romagna (-30), 14.557 in Piemonte (+87), 10.061 in Veneto (-149), 6.568 in Toscana (+72), 3496 in Liguria (+6), 3.212 nelle Marche (+30), 4.365 nel Lazio (+44), 3.019 in Campania (-3), 1.929 nella Provincia di Trento (-42), 2.810 in Puglia (+24), 1.190 in Friuli Venezia Giulia (-147), 2.210 in Sicilia (+8), 2.062 in Abruzzo (+75), 1.540 nella provincia di Bolzano (-26), 424 in Umbria (-12), 854 in Sardegna (-10), 828 in Calabria (-16), 548 in Valle d'Aosta (-14), 242 in Basilicata (-5), 213 in Molise (-2).

Quanto alle vittime, se ne registrano 12.376 in Lombardia (+163), 3.079 in Emilia-Romagna (+56), 2.409 in Piemonte (+78), 1.112 in Veneto (+25), 667 in Toscana (+30), 957 in Liguria (+29), 822 nelle Marche (+15), 349 nel Lazio (+8), 309 in Campania (+5), 366 nella provincia di Trento (+6), 326 in Puglia (+10), 239 in Friuli Venezia Giulia (+14), 203 in Sicilia (+3), 263 in Abruzzo (+5), 249 nella provincia di Bolzano (+4), 58 in Umbria (+0), 86 in Sardegna (+0), 75 in Calabria (+0), 127 in Valle d'Aosta (+2), 24 in Basilicata (+0), 18 in Molise (+1). I tamponi complessivi sono 1.398.024, 41.483 più di ieri. Quasi 661mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

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