Coronavirus, 525 morti e 3.786 casi in più: la curva torna a salire, è l'effetto tamponi. Crollano i ricoverati: -750 in un giorno MAPPA

Coronavirus, bollettino 16 aprile
Coronavirus, bollettino 16 aprile
di Simone Pierini
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Giovedì 16 Aprile 2020, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 09:02

Sale di altre 525 vittime il bilancio dei morti in Italia per conseguenze derivate dal coronavirusIeri il dato era di 578. È quanto ha diramato il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa nel consueto bollettino delle 18 di giovedì 16 aprile.

La curva dei nuovi casi è tornata a salire, 3.786 in più rispetto ai 2.667 di ieri, con un trend del +2,2% contro l'1,6% di ieri. È l'effetto tamponi: dopo il calo vertiginoso nei giorni di Pasqua, Pasquetta e del giorno successivo, i test effettuati hanno ripreso il ritmo intrapreso la settimana scorsa. Ieri 43.715 e oggi ben 60.999 (record da inizio emergenza) contro i 26.779 di martedì e i 36.717 di lunedì. Secondo il concetto che "più cerchi più positivi trovi" l'aumento delle persone positive in Italia è la diretta conseguenza. 

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La notizia rilevante è il crollo dei ricoverati con sintomi, 750 in meno rispetto a ieri, che si unisce all'ennesimo calo delle terapie intensive (143 in meno). Un dato che si riscontra anche in Lombardia, focolaio del Paese, 687 ricoverati con sintomi in meno in regione e 42 in meno in terapia intensiva. 

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IL BOLLETTINO DI OGGI

I casi Covid-19 accertati in Italia dall'inizio dell'emergenza sono ora 168.941 (3.786 in più rispetto a ieri), di cui 22.170 morti e 40.164 guariti, 2072 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è di 106.607 persone, ieri era di 105.418, un aumento di 1.189 unità. I tamponi effettuati fino ad oggi sono 1.178.40360.999 nell'ultimo giorno (Ieri erano 43.715). 

Sono 2.936 i malati in terapia intensiva, 143 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.032 sono in Lombardia (-42). 26.893 sono poi ricoverati con sintomi, 750 in meno rispetto a ieri, e 76.778 (+2082) sono quelli in isolamento domiciliare. 

BRUSAFERRO (ISS): «SU RIAPERTURA VARIE OPZIONI»​

«Come stiamo vedendo da alcuni giorni siamo in un trend discendente con le curve di contagi guariti e decessi che hanno, come avevamo detto, uno sfasamento temporale»​, lo ha detto il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa. Brusaferro ha spiegato che sulle riaperture «il Comitato tecnico scientifico sta valutando tutte le varie opzioni. Si lavora su un mix di misure che possano consentire di allentare alcune restrizioni mantenendo però il dato R con 0 sotto l'1».

«Il ministero della Salute sta approntando le circolari per la vaccinazione anti influenzale che diventa ancora più importante quest'anno». Ha affermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità. «Tutti noi - ha chiarito - non possiamo che essere convinti del fatto che dobbiamo fare in modo che nella prossima stagione influenzale la più grande quantità di persone possibile sia coperta»

«Al momento c'è uno studio di sieroprevalenza per indagare quante persone sono venute a contatto col virus e capire qual è la circolazione - ha detto Brusaferro - Ci sono stime variabili da regione a regione ma in generale il 90% delle persone in Italia non è venuto a contatto col virus. Questo vuol dire che una larghissima parte della popolazione è ancora suscettibile. Per avere l'immunità di gregge bisognerebbe avere circa l'80% di persone venute a contatto col virus, dunque il target è molto lontano. Quindi non c'è un golden standard».

Nonostante il gran numero di nuovi positivi registrati in Lombardia e Piemonte, «non mi sentirei di dire che le misure di contenimento non hanno funzionato. Anche in Piemonte e Lombardia il trend è discendente». Ha affermato Brusaferro, nel corso del bollettino. In quelle Regioni «c'è stata una circolazione del virus maggiore. Oggi man mano che la pressione sugli ospedali diminuisce c'è modo di fare più tamponi», ha aggiunto.


I DATI REGIONE PER REGIONE 

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 33.090 i malati in Lombardia (169 in più rispetto a ieri), 13.663 in Emilia-Romagna (+86), 13.783 in Piemonte (+588), 10.800 in Veneto (+11), 6.613 in Toscana (+196), 3.437 in Liguria (-27), 3.124 nelle Marche (+27), 4.144 nel Lazio (+97), 3.118 in Campania (+31), 2.087 a Trento (-17), 2.625 in Puglia (+52), 1.330 in Friuli Venezia Giulia (-64), 2.108 in Sicilia (+27), 1.850 in Abruzzo (+40), 1.593 nella provincia di Bolzano (+17), 536 in Umbria (-46), 865 in Sardegna (-5), 847 in Calabria (+28), 518 in Valle d'Aosta (-30), 273 in Basilicata (+12), 203 in Molise (-3).

Quanto alle vittime, se ne registrano 11.608 in Lombardia (+231), 2.843 in Emilia-Romagna (+55), 2.094 in Piemonte (+79), 981 in Veneto (+41), 585 in Toscana (+29), 828 in Liguria (+21), 764 nelle Marche (+18), 316 nel Lazio (+5), 286 in Campania (+8), 322 nella provincia di Trento (+4), 299 in Puglia (+11), 217 in Friuli Venezia Giulia (+5), 187 in Sicilia (+6), 243 in Abruzzo (+3), 225 nella provincia di Bolzano (+2), 55 in Umbria (+1), 85 in Sardegna (+2), 72 in Calabria (+1), 122 in Valle d'Aosta (+1), 22 in Basilicata (+1), 16 in Molise (+1).

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