Coronavirus, l'Abruzzo diventa zona arancione. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Marco Marsilio, dopo aver firmato un'ordinanza che sarà valida da domani, lunedì 7 dicembre.
«L'ordinanza del presidente Marsilio è in vigore da domani. Il governo può solo, eventualmente, impugnarla». È quanto precisano fonti vicine al governatore Marco Marsilio. Allo stato attuale, dunque, da domani su tutto il territorio abruzzese si applicheranno le regole previste per le zone arancioni e i negozi potranno riaprire. Le ultime ore di botta e risposta, infatti, hanno generato confusione tra gli esercenti, che non capivano se domani avrebbero potuto riaprire o meno.
Ma il Governo frena. «La regione Abruzzo aveva anticipato l'ingresso in zona rossa rispetto all'ordinanza del governo.
Il presidente dell'Abruzzo ha fatto sapere di aver già informato il ministro della Salute, Roberto Speranza, motivando così la propria decisione: «Ho ritenuto di dovermi assumere la responsabilità di evitare che un'applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all'Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso».
Con l'approdo dell'Abruzzo da domani in zona arancione, il Paese entra in una nuova fase: nessuna regione è più strettamente in lockdown. Restano arancioni anche Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Provincia di Bolzano, Toscana, Campania, Basilicata e Calabria. Le altre undici regioni, oltre alla provincia di Trento, sono gialle.
Poi in serata Francesco Boccia, ministro delle Autonomie Regionali, ha dichiarato: «C'è la disponibilità del Governo a riconoscere la fine del periodo di zona rossa nelle tre settimane che sono necessarie e sono obbligatorie, quindi se l'Abruzzo tornasse in zona arancione da mercoledì avrebbe l'intesa del ministero della Salute. Se la regione Abruzzo decide autonomamente di andare in zona arancione da domani mattina sarà diffidata». Lo ha detto alla trasmissione “Non è la D'Urso”. Secondo quanto riportato dal Messaggero.it il governo sta valuando la diffida al Governatore Marsilio.