Bolzano, no vax organizzano "Corona party" per avere il green pass da guariti

Questi party sarebbero avvenuti nelle scorse settimane in diverse zone dell’Alto Adige

Mentre la curva dei contagi continua a salire, c'è chi tenta di scansare il vaccino organizzando party.
Mentre la curva dei contagi continua a salire, c'è chi tenta di scansare il vaccino organizzando party.
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Venerdì 19 Novembre 2021, 19:59 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 14:21

Se da una parte c'è chi tenta di fronteggiare la quarta ondata di covid, come l'Austria che ha annunciato un nuovo lockdown e la Germania che ha imposto il modello 2G, permettendo di ottenere il Green Pass solo a chi è guarito dal Covid o si è vaccinato, dall'altra c'è chi fa il contrario. In Italia è arrivata la moda dei "Corona party". E deriva proprio dai paesi confinanti più a rischio. 

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E' quanto accade a Bolzano, dove diversi ragazzi sembra abbiano preso parte a delle feste in cui giovani, anche di età scolare e tutti No vax, incontrano – i positivi cercando di acquisire l’infezione, ottenendo il Green pass in quanto guariti, senza doversi vaccinare». A cominicarlo è Patrick Franzoni, coordinatore dell’unità anti Covid di Bolzano.«Non si rendono conto che il virus è pericoloso anche nei bambini e nei giovani» aggiunge Franzoni. 

Questi party sarebbero avvenuti nelle scorse settimane in diverse zone dell’Alto Adige, dove c'è già emergenza per i posti letto e dove i contagi continuano a salire. «Ci sono conseguenze a lungo termine e anche i giovani possono finire in ospedale» ha concluso Franzoni.

Un alto rischio, come conferma quanto avvenuto in Austria, dove un uomo di 55 anni è morto proprio dopo essersi infettato durante un “Corona Party”, mentre alcuni 30enni, reduci da queste assurde feste, ora soffrono di Long Covid. La situazione risulta particolarmente preoccupante in Alta Austria e Salisburgo, dove è già stato imposto un lockdown di dieci giorni. Quel che è certo è che tra le cause del boom dei contagi in Austria pesa il numero elevato di no vax e che porta il numero dei vaccinati a un tasso basso, secondo le parole del cancelliere austriaco Alexander Schallenberg.

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