Coronavirus, anche il vaccino Janssen nella fase 3. In Veneto frenata dei contagi DIRETTA

Coronavirus, anche il vaccino Janssen nella fase 3. Arcuri: «Non c'è pressione su terapie intensive» DIRETTA
Coronavirus, anche il vaccino Janssen nella fase 3. Arcuri: «Non c'è pressione su terapie intensive» DIRETTA
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Lunedì 16 Novembre 2020, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 17:59

Coronavirus, la cronaca e le ultime notizie della giornata di oggi, lunedì 16 novembre, in Italia e nel mondo. Mentre gli Usa superano gli 11 milioni di casi e l'India i 130mila morti, spunta un nuovo vaccino nella fase 3 della sperimentazione: si tratta del vaccino sviluppato dalla Janssen (Johnson&Johnson). E intanto l'Italia fa i conti con le aspettative sulle ultime misure restrittive, tra esperti che affermano che il contagio stia rallentando, ed altri esperti che invitano a non abbassare la guardia. Pier Luigi Lopalco, ad esempio, in un post su Facebook invita a stare attenti perché «rischiamo di sbattere contro un muro», mentre Luca Richeldi del Cts è più ottimista: «La curva rallenta».

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LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 15.21 Vaccino Moderna, il tweet di Trump. «È stato appena annunciato un altro vaccino. Questa volta da Moderna, efficace al 95%. Per quei grandi 'storicì, vi prego di ricordare che queste grandi scoperte, che metteranno fine alla Peste cinese, sono tutte avvenute sotto la mia supervisione». Così Donald Trump su twitter.

Ore 15.00 Zuccatelli si è dimesso Il commissario per la sanità in Calabria Giuseppe Zuccatelli si è dimesso su richiesta del ministro della Salute Speranza. «Con la stessa rapidità con cui ho accettato, mi dimetto su richiesta del ministro Speranza per rispetto che ho e ho sempre avuto per le istituzioni»

Ore 13.30 Cartabellotta (Gimbe): nessuna frenata, solo timidi segnali «In questi ultimi giorni abbiamo sentito dei termini come rallentamento, raffreddamento, frenata della curva, che qualcuno poi ha tradotto impropriamente con appiattimento. Stiamo vedendo una ridotta velocità con cui sale la corsa dei contagi». Ad affermarlo è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che, ospite dell«Aria che tirà sulla 7, invoca cautela: »Nessuna frenata, ma solo timidi segnali. Si è ridotto l'incremento percentuale dei nuovi casi giornalieri«. »Abbiamo ancora quattro mesi d'inverno - ricorda Cartabellotta - durante i quali tutti i virus respiratori rialzano la testa e l'influenza non ha ancora fatto vedere il suo impatto sui servizi sanitari«.

Ore 13.02 Coronavirus, il bollettino del Veneto. Frenata dei contagi rispetto al bollettino di ieri, domenica 15. Sono infatti 888 i nuovi infetti nella nostra regione. Sei le vittime del virus nella notte, il conteggio dei morti da Covid sale quindi a 2.867 persone decedute. Per quanto riguarda le provincie, quella con il maggior numero di contagi è Padova, con 261 casi, segue Venezia, con 260 casi, Treviso con 128, Vicenza con 109, Belluno con 63, Verona con 33, Rovigo con 26.

Sotto stretto controllo la situazione degli ospedali: i pazienti Covid positivi ricoverati in area non critica sono 1.985, mentre in terapia intensiva si trovano 252 persone.

Ore 11.50 Cina, contaminata carne importata da Francia. Un campione prelevato da imballaggi di carne suina congelata importata è risultato positivo alla Covid-19 nella città di Xiamen, nella provincia del Fujian, nella Cina orientale. Lo hanno riferito oggi le autorità locali. Il centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della città ha comunicato che il campione è stato trovato ieri in 25 tonnellate di carne suina congelata importata dalla Francia attraverso il porto di Yangshan a Shanghai e poi consegnata a Xiamen il 14 ottobre. I funzionari hanno dichiarato che da allora la carne di maiale è rimasta in cella frigorifera e non è entrata nel mercato, e hanno aggiunto di aver sigillato le merci, effettuato la disinfezione della struttura e delle aree circostanti e messo in quarantena il personale delle celle frigorifere. I risultati dei tamponi molecolari dei magazzinieri e i campioni ambientali sono risultati tutti negativi.

Ore 11.23 Arcuri: non c'è pressione su terapie intensive «In Germania a marzo c'erano 30 mila posti di terapia intensiva, sei volte di più che in Italia, dove erano 5 mila; al picco abbiamo avuto nel nostro Paese circa 7 mila pazienti in rianimazione, duemila di più della totale capienza dei reparti. Oggi abbiamo circa 10 mila posti di terapia intensiva e arriveremo a 11.300 nel prossimo mese. Attualmente ci sono circa 3.300 ricoverati in terapia intensiva (per Covid, ndr), quindi la pressione su questi reparti non c'è». Lo ha detto il commissario all'emergenza Covid Domenico Arcuri alla conferenza 'Finanza e sistema Paese un anno dopo' della Digital Finance Community Week.

Ore 10.41 Emiliano: stiamo adeguando ospedali pugliesi «Stiamo adeguando gli ospedali pugliesi ai nuovi scenari epidemiologici, che vengono periodicamente aggiornati»: lo scrive su Facebook il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, mostrando le immagini del nuovo reparto Covid dell'ospedale San Paolo di Bari attivo da ieri. «In queste immagini - spiega - vi mostro la riconversione in tempi molto rapidi dell'ospedale San Paolo, dove è stato aperto un blocco di 43 posti letto attrezzati per la ventilazione assistita e dove sarà attiva da domani la Rianimazione Covid. Restano operativi i reparti non-Covid di Cardiologia e Senologia Oncologica. Il Pronto Soccorso si sdoppia: accoglierà i pazienti sospetti Covid e, in una sezione distinta, garantirà anche le prestazioni ortopediche e pediatriche». «Questo grande lavoro - conclude Emiliano - è stato fatto e sta avvenendo su tutto il territorio pugliese nelle strutture ospedaliere pubbliche e in alcune strutture private accreditate che fanno parte della rete ospedaliera Covid della Puglia». 

Ore 10.30 Viola: virus a settembre 2019 in Italia? Nessuna prova «Non c'è nessuna prova che il coronavirus fosse presente in Italia già a settembre 2019». Lo chiarisce l'immunologa dell'Università di Padova Antonella Viola in un post su Facebook commentando la ricerca dell'Istituto tumori di Milano, dell'università Statale e dell'Università di Siena che ha scoperto anticorpi legati al Covid già a settembre 2019 nei campioni di sangue di diversi asintomatici. «Lo studio di cui hanno tanto (e a torto) scritto e parlato i giornalisti non dimostra che il Sars-Cov-2 fosse in Italia prima del 2020. Non lo fa per diverse ragioni (di metodo scientifico) - chiarisce l'immunologa - Il test usato per individuare gli anticorpi nei pazienti è fatto in casa e non validato. Più test validati si dovrebbero usare. La percentuale di persone con anticorpi che riconoscono Sars-Cov-2 è compatibile con la cross-reattività verso altri coronavirus già ampiamente riportata in letteratura. Gli stessi dati sono stati interpretati nel resto del mondo per parlare di immunità data dai virus del raffreddore; il test di neutralizzazione per verificare che gli anticorpi sono davvero in grado di legare e bloccare Sars-CoV-2 non ha funzionato. Manca - conclude Viola - il controllo negativo: cioè pazienti del 2017-2018 che certamente non possono essere stati infettati». 

Ore 10.21 Anche vaccino Janssen in fase 3. Scatta la fase 3 della sperimentazione per un altro candidato vaccino contro il coronavirus. È di quello della Janssen, società farmaceutica che fa capo alla multinazionale della chimica Johnson&Johnson. È il terzo arrivato a questo passaggio fra quelli sviluppati in Gran Bretagna, dopo il prototipo messo a punto dall'Università di Oxford assieme all'AstraZeneca con la collaborazione dell'italiana Irbm di Pomezia (primo in assoluto in Occidente a entrare nella fase 3) e quello di Novavax. La fase 3 del vaccino Janssen, conferma il ministro britannico della Sanità Matt Hancock, inizia oggi e coinvolgerà 7000 volontari nel Regno Unito e 23.000 in altri Paesi. È un modello di vaccino «molto simile a quello di Oxford/AstraZeneca», ha detto a SkyNews Saul Faust, direttore del laboratorio di Southampton che coordina il progetto di ricerca. 

Ore 10.00 Francia: ripreso contro epidemia. La diminuzione del numero di nuovi casi di Covid-19 e il calo del tasso di incidenza portano a "credere che abbiamo superato il picco dell'epidemia". Lo ha detto, per la prima volta dall'inizio della seconda ondata, il ministro francese della Salute, Olivier Vèran. "Abbiamo ripreso il controllo sull'epidemia", ha sottolineato.

Ore 9.46 Zangrillo polemico --> «Sul Covid tanti scienziati dal divano. Stampa ha gravi responsabilità»

Ore 9.31 Lopalco: contagio rallenta? Non siamo fuori dal tunnel «Ascolto con sconcerto parole di rassicurazione ed ottimismo intorno al fatto che la velocità del contagio 'stia rallentandò. Il problema è che, se tutti lo ripetono, la gente alla fine ci crede». Lo scrive su Facebook l'epidemiologo Pierluigi Lopalco, assessore designato alla Sanità della Regione Puglia. Lopalco analizza i valori dell'indice Rt delle Regioni, l'indice che misura il livello di contagiosità del Covid-19: «Molte regioni italiane - spiega - nelle ultime settimane hanno effettivamente fatto registrare valori di Rt stabili o addirittura in diminuzione. Cosa vuol dire? Che siamo fuori dal tunnel? Rt, se vogliamo utilizzare una metafora automobilistica, ci dice quanto una macchina stia accelerando. Ovvero di quanto la sua velocità aumenta ogni secondo. Se una macchina viaggia a 300 Km/h, anche se va a velocità costante e non accelera, se impatta contro un muro si fa male o no? Voglio dire: se la curva epidemica ha raggiunto dimensioni critiche, il numero di nuovi casi giornalieri non solo continuerà ad essere alto, ma in presenza di un Rt superiore ad 1 continuerà perfino a crescere. Rt pari a 1,5 significa che ogni 2 casi nel giro di un periodo di incubazione se ne creano 3. In questo momento, dunque, la epidemia di Covid-19 sta crescendo ad un ritmo superiore a quello dell'influenza. Con la differenza che l'influenza non necessita di tanti posti letto e terapie intensive». Quindi, «la pressione sui servizi sanitari nelle prossime settimane continuerà ad aumentare» e «si stabilizzerà solo quando il numero di nuovi ricoveri sarà pari al numero di dimissioni. E si allenterà solo quando le dimissioni saranno superiori ai ricoveri». E avverte: «Prima di allora dobbiamo rafforzare le misure di prevenzione primaria. Ovvero il distanziamento sociale. Altrimenti andremo a sbattere contro il muro a 300 all'ora».

Ore 9.25 Merkel: numeri si stabilizzano lentamente «I numeri (del Covid-19) si stanno stabilizzando. Ma troppo lentamente». Al direttivo della Cdu, Angela Merkel ha espresso stamani tutta la personale preoccupazione per gli sviluppi della pandemia in Germania, in vista di un incontro con i ministri presidenti dei Laender, oggi alle 14, convocato per fare il punto sugli effetti del semi-lockdown partito il 2 novembre sul territorio federale. Stando alla Dpa, che cita un partecipante alla riunione, la cancelliera vuole imporre un divieto di contatto più stringente.

Ore 9.20 Oltre 130mila morti in India Sono più di 130mila le persone che in India hanno perso la vita per complicanze riconducibili al coronavirus. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Nuova Delhi, riferendo di 435 vittime nelle ultime 24 ore e aggiornando a 130.070 il totale dei morti. È invece salito a 8.845.127 il totale delle persone contagiate dal Covid-19, con un aumento di 30.548 rispetto al giorno precedente. Si tratta dell'incremento più basso registrato nelle 24 ore dal 15 luglio e il nono giorno consecutivo in cui il numero dei contagi in India è inferiore a 50mila.

Ore 9.15 Richeldi (Cts): curva contagi sta rallentando «Indubbiamente dopo settimane di incremento tumultuoso dei nuovi contagi stiamo assistendo ad un rallentamento della curva. È una prova causa-effetto che quello che stiamo facendo funziona». Lo ha affermato Luca Richeldi, direttore dell'Unità operativa di Pneumologia della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma e membro del Comitato Tecnico Scientifico, ospite di 'Omnibus' su La7. 

Ore 9.11 Scuole chiuse nel barese A Grumo Appula, in provincia di Bari, da oggi tutte le scuole resteranno chiuse. Lo annuncia il sindaco Michele Minenna, che spiega: «Ho dovuto firmare con urgenza l'ordinanza di sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado a seguito di un alto numero di contagi tra la popolazione scolastica. Le dirigenti disporranno la sanificazione di tutti gli ambienti dei plessi scolastici. Sono giorni critici e delicati, alcuni nostri concittadini stanno lottando in ospedale con tutte le loro forze per tornare a respirare con i loro polmoni».

Ore 9.05 Zuccatelli: non mi dimetto «Io non mi dimetto spontaneamente dall'incarico per il quale sono stato designato». Lo ha detto il commissario per la Sanità della Calabria, Giuseppe Zuccatelli, sottolineando che è disposto a lasciare solo "se mi sarà chiesto dal ministro". Zuccatelli, chiamato dal governo a sostituire Saverio Cotticelli nella gestione dell'emergenza Covid in Regione, era finito al centro delle polemiche per una frase sull’inutilità dell'uso delle mascherine.

Ore 8.55 Chiusa materna per maestra positiva Il sindaco di Candia Lomellina (Pavia) ha disposto la chiusura per una settimana, da domani a venerdì, della scuola materna comunale, dopo che una maestra è risultata positiva al test salivare per la ricerca del Coronavirus. Il suo convivente nei giorni scorsi aveva manifestato sintomi ricollegabili al Covid-19. L'insegnante a quel punto ha deciso di effettuare il controllo, dal quale è emersa la positività che dovrebbe ora essere confermata dal tampone. In attesa di questo nuovo esame, e di eventuali provvedimenti da parte di Ats Pavia, il sindaco di Candia Lomellina (Pavia) ha emesso un'ordinanza con la quale ha deciso la chiusura temporanea della scuola.

Ore 8.40 Negli Usa oltre 11 milioni di casi Superati gli undici milioni di casi di coronavirus negli Stati Uniti, dove per il tredicesimo giorno consecutivo sono stati confermati oltre 100mila nuovi contagi. Lo riporta la Johns Hopkins University, parlando di 133.045 casi confermati in più rispetto a ieri e aggiornando a 11.036.935 il totale dei contagiato. Sono invece 246.214 i decessi riconducibili all'infezione, con 616 morti registrati nell'ultima giornata.

Ore 8.30 Speranza: prossimi 7-10 giorni decisivi «Resto molto prudente, ma i nostri esperti del Cts ci dicono che la curva dei contagi si va stabilizzando. È ancora presto per dirlo, ma ci sono valide ragioni per credere che le ultime misure comincino a dare qualche risultato». Così il ministro della Salute Roberto Speranza su “La StampA”, avvertendo che «i prossimi 7-10 giorni saranno decisivi». Per il vaccino, all'inizio avremo dosi per 1,7 milioni di persone (personale medico-sanitario e Rsa), ma per «le vere vaccinazioni di massa dovremo aspettare il secondo semestre del 2021».

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