Coprifuoco, la roadmap: prima un allentamento, poi l'abolizione. Le date

Coprifuoco, la roadmap: prima l'allentamento, poi l'abolizione. Ecco quando
Coprifuoco, la roadmap: prima l'allentamento, poi l'abolizione. Ecco quando
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 14:32 - Ultimo aggiornamento: 14:49

Coprifuoco, quando finisce? Non c'è ancora una data certa, ma la maggioranza sta pensando a varie ipotesi per poter stabilire una roadmap fatta di passi progressivi. Nei prossimi giorni potrebbe scattare un primo allentamento e solo in seguito potrà essere presa una decisione per l'abolizione definitiva.

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C'è una data molto importante per sperare in un allentamento del coprifuoco, con lo spostamento della chiusura notturna dalla 22 alle 23. È quella di dopodomani, 7 maggio 2021, quando arriverà il nuovo report sul monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità e del Ministero della Salute. L'ipotesi più probabile è che l'allentamento del coprifuoco possa scattare a metà maggio, ma come avverte l'infettivologo del Gemelli, Roberto Cauda, «a decidere devono essere i dati.

Il coprifuoco non è una misura scritta sulla pietra».

La progressività dell'allentamento del coprifuoco, fino alla definitiva abolizione, è stata confermata anche dal forzista Giorgio Mulè. Il sottosegretario alla Difesa ha infatti spiegato: «Se si decide di accogliere i turisti, vuol dire che si è in sicurezza. Per ora cercheremo di spostarlo di una o due ore, quindi fino alle 23 o alla mezzanotte».

L'avversione nei confronti del coprifuoco è assolutamente trasversale nel panorama politico. La Lega ha raccolto delle firme per l'abolizione, mentre la settimana scorsa Fratelli d'Italia ha anche presentato un odg in Parlamento, poi non approvato. Anche Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco di Roma, si è detto contrario: «Io toglierei il coprifuoco alle 22, nessuno ha presentato dati a sostegno della sua reale utilità. Se non ci sono dati, non può essere messo». Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, ha invece spiegato: «Siamo tutti d'accordo che debba essere superato, stiamo lavorando per farlo il prima possibile anche grazie alla campagna vaccinale».

Non mancano però le voci contrarie. Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Css, ha spiegato: «Gradualità e progressività sono importanti se lo scopo è riaprire per non chiudere più. Se ognuno di noi farà la sua parte, rischieremo di meno. Il coprifuoco è una strategia prudenziale che potremo rivalutare in base al quadro epidemiologico». Prudenza arriva anche da Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio: «La curva sta scendendo non solo per i vaccini, ma anche per le restrizioni come il coprifuoco. I risultati vanno di pari passo con le riaperture. Siamo la regione italiana che è stata più tempo in zona gialla, ma serve responsabilità».

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