Controlli anti Covid, esplode la «rivolta» in un bar: poliziotta aggredita a calci e pugni

Controlli anti Covid, esplode la «rivolta» in un bar: poliziotta aggredita a calci e pugni
Controlli anti Covid, esplode la «rivolta» in un bar: poliziotta aggredita a calci e pugni
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Lunedì 3 Maggio 2021, 18:08

Una poliziotta è stata picchiata da un'altra donna durante controlli anti Covid. Un'aggressione scioccante avvenuta a Vercelli, denunciata dal sindacato Fsp della Polizia di Stato e dal segretario generale Valter Mazzetti, in una nota ufficiale: la poliziotta è stata presa a calci e pugni nella centralissima piazza Cavour della città piemontese. Era intervenuta, insieme ai colleghi, per un assembramento davanti a un bar, e una cliente del bar prima avrebbe esortato i presenti a ribellarsi alle leggi, poi avrebbe appunto aggredito la poliziotta con calci e pugni.

La donna è stata arrestata con l’accusa di violenza, resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale. Anche il locale ha subìto conseguenze, con la chiusura per cinque giorni come prevedono le norme anti Covid. «Una collega in servizio di volante a Vercelli è stata presa a calci e pugni da una donna durante un servizio per il contenimento dell'emergenza Covid. Un colpo l'ha raggiunta vicinissimo a un occhio e lei se l'è vista molto brutta. L'esagitata che l'ha aggredita è stata arrestata, ma quale concreta punizione possiamo aspettarci per lei?», afferma Mazzetti commentando quanto avvenuto.

La poliziotta è stata raggiunta all'altezza del cinturone da un calcio che le ha fatto cadere la radio di servizio, si è chinata per raccoglierla e, a quel punto, ha ricevuto un altro calcio, stavolta in faccia all'altezza dello zigomo.

L'agente è stata affidata alle cure del caso, un minimo di una settimana la prognosi per lei. «Il lavoro del poliziotto - incalza Mazzetti - è sempre stato complicato e difficile, ma gli atteggiamenti di violenza diffusa, certamente resi ancor più arroganti da un vergognoso senso di impunità, sono ormai tanti e tali da rendere veramente un'impresa ardua finire la giornata senza grane, senza danni, senza incidenti di ogni genere».

«Quello della collega presa a pugni e calci a Vercelli, cui manifestiamo la più totale solidarietà e auguriamo una prontissima guarigione, è solo l'ultimo episodio che conferma questo triste assunto: nel nostro paese aggredire gli appartenenti alle forze dell'ordine è praticamente ormai uno sport. In pratica non esiste una risposta del sistema adeguata a certi atteggiamenti che, oltre a mettere a rischio l'incolumità degli operatori, calpestano la dignità loro e delle istituzioni che rappresentano. È scandaloso che nessuno metta mano a questo stato di cose assurdo, e che mentre ancora noi scriviamo verbali di arresto di certi soggetti, loro normalmente siano già a spasso, magari a insultare o prendere a calci il prossimo poliziotto». 

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