Musica, ballo e sballo, tra i centocinquantamila spettatori di piazza San Giovanni, a Roma. Lo storico “Concertone” del Primo Maggio trasformato (anche) in uno “spinello party” all’aperto post Covid. Dopo due anni di stop all’evento e divieti anti assembramento, la piazza romana davanti alla basilica è diventata il luogo ideale non solo per ascoltare musica e ballare, ma anche per fare altro. Infatti, mentre i tecnici audio e gli addetti alla sicurezza del palco lavoravano per ottimizzare la macchina organizzativa del maxi evento, si muoveva intorno alle strade adiacenti il palco una fitta rete di pusher pronti a vendere droga. Così quella che doveva essere la festa della musica e la festa del lavoro è stata anche la pacchia degli spacciatori.
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Sei arresti, tredici persone denunciate per spaccio e alcune segnalazioni alla prefettura come consumatori di sostanze stupefacenti: è il bilancio dell’attività dei carabinieri della Capitale per garantire uno degli eventi più attesi, che come sempre porta a Roma migliaia di persone da tutta Italia.
Tra gli arrestati e i denunciati per spaccio ci sono ragazzi di età comprese fra i 18 e i 25 anni, provenienti da varie regioni italiane del Centro e del Sud. I detective in borghese hanno sequestrato più di mezz’etto di hashish, quasi tre etti di marijuana, diverse dosi di cocaina e molte pasticche di farmaci a base di benzodiazepina, micidiali per la salute se assunte e mischiate insieme ad alcolici o ad altri tipi di droghe. In mezzo allo strepitare di chitarre, tastiere e strumenti musicali, tra la folla non sono mancati nemmeno i venditori abusivi di alcolici, che sono stati sanzionati e a cui è stata sequestrata la merce.