Claudio, accoltellato a morte da un 18enne: «Non ci aveva offerto un cocktail». Fermati due giovani

Claudio, accoltellato a morte da un 18enne: «Non ci aveva offerto un cocktail». Fermati due giovani
Claudio, accoltellato a morte da un 18enne: «Non ci aveva offerto un cocktail». Fermati due giovani
di Enrico Chillè
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Martedì 2 Novembre 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:13

Aggredito e ucciso a coltellate per il più insensato dei motivi: «Non ci ha offerto da bere». È morto così, a Barletta, nella notte tra venerdì e sabato, il 24enne Claudio Lasala. Ieri sono stati fermati i responsabili: si tratta di un ventenne, Michele Dibenedetto, e di un 18enne, Ilyas Abid.
Secondo una prima ricostruzione, Dibenedetto pretendeva che Claudio gli pagasse un cocktail in un locale e, al rifiuto del ragazzo, lo aveva aggredito a calci e pugni. Durante la colluttazione, iniziata nel locale e proseguita all'esterno, Abid aveva preso un coltello dal bancone e, incitato dall'amico, ha colpito Claudio Lasala con un fendente mortale all'addome. I due giovani sono ora accusati di concorso in omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
Intanto, un'intera comunità si è stretta intorno alla famiglia di Claudio. Oltre mille persone, domenica sera, si sono radunate nel centro storico di Barletta per una fiaccolata che è passata anche davanti al locale, ora sotto sequestro, davanti a cui si è consumato un delitto così tremendo e assurdo. Tanti gli striscioni in memoria del 24enne, che aveva appena partecipato ad un concorso per allievi della Guardia di finanza, e per chiedere giustizia. «Claudio è figlio di tutti» e «Quando spegnete il sorriso di una persona ricordatevi di vergognarvi», recitavano alcuni dei messaggi di quella parte della città che non ci sta a subire ancora soprusi e violenze.
Il fratello di Claudio, Antonio Lasala, ha dichiarato: «Tutte queste persone ci danno forza e dimostrano chi fosse mio fratello, per noi è importante, quello che è accaduto non deve ripetersi». Straziata dal dolore e commossa la zia Annamaria: «Mio nipote era un ragazzo eccezionale, si sono spezzati tutti i sogni della sua vita. I nostri ragazzi non possono essere preda di questa gente, ci auguriamo che venga fatta giustizia e che qualcosa cambi qui a Barletta, ormai ostaggio di degrado e violenza».

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