Chi era Carlo Ripa di Meana: uomo politico e ambientalista. Ministro nel governo Amato

Chi era Carlo Ripa di Meana: uomo politico, ambientalista e ministro
Chi era Carlo Ripa di Meana: uomo politico, ambientalista e ministro
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Venerdì 2 Marzo 2018, 18:53 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 11:33
«Uomo politico e di cultura socialista e ambientalista, parlamentare, ministro della Repubblica, presidente della Biennale del Dissenso e di Italia Nostra. Mio padre è morto assistito con amore dal figlio, dalle sorelle e fratelli». Così il figlio Andrea ha ricordato il padre Carlo Ripa di Meana morto a 89 anni due mesi dopo la scomparsa dell'adorata moglie Marina.

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Carlo Ripa di Meana nasce a Pietrasanta il 15 agosto del 1929. Famiglia nobile e illuminata dei marchesi di Meana, sua madre Fulvia Schanzer era figlia del parlamentare e ministro giolittiano Carlo Schanzer. 

La passione per la politica comincia negli anni Cinquanta, quando per conto del Partito comunista italiano accetta di dirigere, a Praga, l'Unione internazionale degli studenti, ed è nella capitale dell'allora Cecoslovacchia che incontra Bettino Craxi, futuro leader socialista e premier. 

Carlo al Psi arriva in seguito ai fatti d'Ungheria, fra il '56 e il '57. Alla fine degli anni Cinquanta Ripa di Meana dirige la rivista Passato e presente e all'inizio degli anni Sessanta entra nel comitato centrale del partito e all'inizio degli anni Sessanta comincia a frequentare il Club Turati - in seguito ne diverrà segretario - ritrovo milanese della sinistra anticomunista. Sono gli anni della frequentazione di Camilla Cederna e Luciano Bianciardi,  Gae Aulenti, Aldo Bassetti, Franco Momigliano, Alessandro Pizzorno, Guido Vergani, Giorgio Bocca, Giulia Maria Crespi e Lina Sotis.

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Dal 1974 al 1979 Ripa di Meana è presidente della Biennale di Venezia, riformata dopo la contestazione studentesca. In questo periodo nel Partito socialista si avvicina alla posizione politica del segretario Bettino Craxi. Propone e realizza nel 1977, tra molte difficoltà e l'esplicita opposizione del governo sovietico la Biennale del Dissenso.

Dal 1979 al 1984 Ripa di Meana è deputato socialista al Parlamento europeo mentre nel biennio 1992-93 è ministro dell'Ambiente nel primo governo Amato. Nominato il 28 giugno 1992, si dimette il 7 marzo 1993 dopo aver votato nel governo contro la proposta del decreto Amato-Conso detto "colpo di spugna".

Ripa di Meana diventa poi portavoce nazionale dei Verdi, - caroca che ricopre per tre anni fino al 1996 - per i quali è nuovamente eletto deputato al Parlamento Europeo fino al giugno 1999. Il 2 maggio 1998 vota contro l'adozione dell'euro come moneta unica.  Fino al 2005 è consigliere regionale in Umbria. Dal 2001 è stato presidente del Comitato Nazionale del Paesaggio.

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