Umiliata, offesa, costretta a girare scene di sesso e spinta quasi al suicidio. E' l'incubo vissuto da una ragazza minorenne vittima di tre suoi coetanei in chat.Le indagini della polizia postale di Cagliari che hanno portato alla denuncia dei tre minorenni sono partite un anno fa. Gli agenti del Compartimento della polizia postale di Cagliari, coordinati dal dirigente Francesco Greco, hanno rintracciato la vittima: stava vivendo un periodo di grave disagio psicologico e il caso è stato segnalato alle strutture competenti.
Analizzando il telefonino della ragazzina, i poliziotti hanno scoperto che era in contatto con i tre denunciati, «i cosiddetti flamers - spiegano dalla Postale - soggetti che, all'interno dei gruppi social, inviano messaggi volutamente offensivi, denigratori e umilianti nei confronti di uno o più partecipanti alla chat di gruppo, scelti come bersaglio, con l'obiettivo di annientarli psicologicamente, facendo leva sulle loro fragilità, fino ad indurli ad atti di autolesionismo ed ad intenzioni suicide».