Caterina Collovati contro le influencer: «Inutili e ora anche pericolose, brutte copie di Chiara Ferragni». Ecco di cosa parla

Caterina Collovati contro le influencer: «Brutte copie di Chiara Ferragni». Ecco di cosa parla
Caterina Collovati contro le influencer: «Brutte copie di Chiara Ferragni». Ecco di cosa parla
2 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Dicembre 2020, 14:56 - Ultimo aggiornamento: 21:12

Caterina Collovati punzecchia le influencer: non tutte ovviamente, ma quelle pseudotali che approfittano di qualche migliaio di followers per qualche vacanza gratis. In un post su Facebook, la conduttrice e moglie dell'ex calciatore Fulvio, campione del mondo nell'82, non le manda a dire verso «le influencer da sempre inutili, cattivi esempi di costante vacuità, oggi anche dannose oltre che pericolose».

A corredo del post infatti, un articolo di giornale in cui si parla delle influencer che in queste settimane di semilockdown, con i ristoranti chiusi, hanno aggirato le norme organizzando feste negli hotel: con lo scorso dpcm infatti i ristoranti negli alberghi erano aperti ma solo per i clienti, e qualcuno aveva iniziato a prenotare delle stanze per poter poi organizzare intere tavolate. «A volte se ne vanno dopo aver mangiato», le parole di un albergatore nell'articolo citato. 

«Con la complicità di “piagnoni” e disonesti albergatori, prenotano stanze in hotel lussuosi per aggirare le restrizioni e festeggiare in maniera smodata e irritante i loro più che inutili compleanni - scrive Caterina - In piena pandemia, in piena lotta contro un virus feroce, in attesa di un vaccino che aspettiamo come la manna, loro in barba ad ogni logica di buon senso festeggiano numerose e rumorose con l’unico scopo di pubblicare i loro stravizi nel più totale vuoto di contenuti». «A tutte queste brutte copie di Chiara Ferragni - conclude la Collovati - dico non basta copiare la posa di Chiara, occorrerebbe copiarne i contenuti.

Certo per fare ciò bisognerebbe avere materia grigia e non segatura in testa. E...Mi sa che qui, non vi è dubbio prevale la seconda ... Ahinoi!».

© RIPRODUZIONE RISERVATA