Catcalling, Caterina Collovati su Leggo: «Non trasformiamo una semplice "molestia da strada" in una guerra tra uomo e donna»

Caterina Collovati: «Non trasformiamo una semplice "molestia da strada" in una guerra tra uomo e donna»
Caterina Collovati: «Non trasformiamo una semplice "molestia da strada" in una guerra tra uomo e donna»
di Caterina Collovati
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Giovedì 22 Aprile 2021, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 09:12

Di catcalling non si muore, ma certo ci crea profondo disagio: sentirsi rivolgere, mentre si cammina per strada, apprezzamenti volgari e indesiderati, non lusinga le donne, oggetto della libido maschile, che si traduce in fischi plateali e commenti sguaiati. 


Difficile però equiparare ad una molestia un epiteto per quanto scurrile. Come circoscrivere certi comportamenti ad una determinata ipotesi di reato nel tentativo di punire il catcalling con una legge ad hoc? 


Un uomo che fischia al passaggio di una donna, rivolgendole “complimenti” sconci è senza dubbio un gran cafone, tuttavia circolare con completini da jogging che scoprono natiche, seni e cosce in città risulta inappropriato: credo sia una questione di educazione.

Mi risulta difficile pensare che chi opta per un abbigliamento simile sia poi così fragile da sentirsi umiliata . 


Non trasformiamo una semplice “molestia da strada” in un ulteriore motivo di guerra tra uomo e donna, non giova alla nostra causa. Non ti curar di loro ma guarda e passa.

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