Carrefour nella bufera dopo i selfie dei dipendenti con gli animali morti

Carrefour nella bufera dopo i selfie dei dipendenti con gli animali morti
Carrefour nella bufera dopo i selfie dei dipendenti con gli animali morti
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Giovedì 28 Dicembre 2017, 18:46
Due dipendenti Carrefour sono finite al centro di una polemica per dei selfie scattati con un agnello morto. Sui social sono piovuti insulti e critiche sul comportamento delle dipendenti del supermercato e sulla stessa azienda, la cui risposta però non si è fatta attendere.


"A Tivoli, nel vostro punto vendita, ci si diverte giocando con i corpi morti degli Animali che vendete.... non riesco ad immaginare come sia possibile tollerare simile sadismo e scarsità di igiene (anche mentale)", ha scritto Claudia sulla pagina Facebook di Carrefour Italia, postando le foto 'incriminate': "Ciao Claudia, Carrefour Italia comunica di aver immediatamente avviato un’indagine interna per chiarire quanto accaduto e poter prendere quindi i dovuti provvedimenti verso i responsabili. Carrefour Italia prende le distanze e condanna fermamente atti di tale gravità", la replica immediata dell'azienda. Che però non è bastata a placare le polemiche.



Tra i primi a segnalare il caso anche la sezione romana dell'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali): "Succede che in un supermercato di Tivoli qualcuno pensa di essere simpatico e ironico beffeggiando e umiliando la vita negata. Enpa di Roma manifesta il suo dissenso a questo modo di concepire il Natale e invita la direzione Carrefour a prendere posizione di chiarezza sulla vicenda", scriveva l'associazione, poi a sua volta bersaglio di una feroce polemica da parte di alcuni utenti Fb che l'accusavano di fanatismo, tanto da dover a un certo punto specificare che alle due dipendenti "non auguriamo il licenziamento. Ci aspettiamo le scuse pubbliche e la consapevolezza di aver fatto un gesto stupido. Una lezione, visto le reazioni sul web, c'è stata. Ci auguriamo che ne facciano tesoro per il futuro".
   

Rinaldo Sidoli, responsabile centro studi Movimento Animalista, tra i primi lanciare la polemica social, commenta: "Natale dovrebbe essere una rinascita interiore in cui si celebra il valore della vita. Ridicolizzare un cucciolo morto non è un itinerario d’amore, è un insulto alla dignità degli animali e alla morale di chi crede nella sacralità della nascita".
   


 
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