Carola Rackete è libera, il gip non convalida l'arresto della capitana della Sea Watch 3. Salvini: «La rispediamo in Germania»

Carola Rackete è libera, il gip non convalida l'arresto della capitana della Sea Watch 3. Salvini: «La rispediamo in Germania»
Carola Rackete è libera, il gip non convalida l'arresto della capitana della Sea Watch 3. Salvini: «La rispediamo in Germania»
di Simone Pierini
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Martedì 2 Luglio 2019, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 09:57

Carola Rackete è libera. Il gip di Agrigento non ha convalidato l'arresto della comandante della Sea Watch e non ha disposto nei confronti della giovane tedesca nessuna misura cautelare. Il gip di Agrigento, Alessandra Vella, non ha convalidato l'arresto della comandante della Sea Watch escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra. Secondo la gip il reato di resistenza a pubblico ufficiale sarebbe stato giustificato da una «scriminante» legata all'avere agito «all'adempimento di un dovere», quello di salvare vite umane in mare. Da stasera la donna tornea quindi libera perché viene meno la misura degli arresti domiciliari.  La Prefettura di Agrigento, che non ha ancora firmato l'allontanamento di Carola Rackete, sta approfondendo i profili della vicenda.  

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Secondo il gip di Agrigento la decisione di attraccare a Lampedusa non sarebbe stata «strumentale, ma obbligatoria» perché i porti della Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri. Di altro avviso la Procura secondo cui non cera «lo stato di necessità». Inoltre, per la Procura l'impatto tra la nave Sea watch e la vedetta della Gdf è stato «volontario», come spiegato ieri dal Procuratore Luigi Patronaggio al termine dell'udienza di convalida. «È stata valutata negativamente, in maniera volontaria, la manovra effettuata con i motori laterali della Sea Watch che ha prodotto lo schiacciamento della motovedetta della Guardia di finanza verso la banchina. Questo atto è stato ritenuto, da noi, fatto con coscienza e volontà», ha detto. Carol Rackete è accusata per i reati 1100 del codice della navigazione, cioè resistenza a nave da guerra, e l'articolo 337 del codice penale, cioè resistenza a pubblico ufficiale. Ma da stasera è tornata libera. 
 


«Il gip di Agrigento non ha convalidato l'arresto di Carola Rackete e non ha disposto nei suoi confronti nessuna misura cautelare. La nostra Carola è libera!». Così Sea Watch in un tweet«Siamo sollevati - spiega la ong - dal fatto che il nostro capitano sia libero! Non c'era motivo per lei di essere arrestata, dato che aveva solo fatto una campagna per i diritti umani nel Mediterraneo e assunto responsabilità laddove nessun governo europeo lo aveva fatto».

«Ho firmato pochi istanti fa il provvedimento di espulsione per Carola Rackete». Lo ha detto all'Adnkronos il Prefetto di Agrigento Dario Caputo. La decisione era stata annunciata dopo il provvedimento del gip che ha liberato la comandante Sea watch dal ministro Salvini. «Le confermo che ho firmato il provvedimento - dice - Vedremo cosa accade adesso perché è previsto un ulteriore interrogatorio ma nulla impedisce la firma del decreto di espulsione».​

SALVINI: «PRONTI A SPEDIRE CAROLA IN GERMANIA»
«Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale». Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta la decisione del gip di Agrigento. 

Carola Rackete, spiega Salvini, «tornerà nella sua Germania, dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi. L'Italia ha rialzato la testa: siamo orgogliosi di difendere il nostro Paese e di essere diversi da altri leaderini europei che pensano di poterci trattare ancora come una loro colonia. La pacchia è finita».
 


«Non ho parole. Cosa bisogna fare per finire in galera in Italia?. Mi vergogno di chi permette che in questo paese arriva il primo delinquente dall'estero e disubbidisce alle leggi e mette a rischio la vita dei militari che fanno il loro lavoro. Se stasera una pattuglia intima l'alt su una strada italiana chiunque è tenuto a tirare diritto e speronare un'auto della polizia. Pessimo segnale signor giudice». Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini in una diretta facebook dopo la decisione del gip sulla capitana della Sea Watch. 

«Quanto è urgente la riforma della giustizia, cambiare i criteri di assunzione, selezione e promozione di chi amministra la giustizia in Italia». Spiega Salvini su Facebook. «Questa - aggiunge - non è la giustizia che serve a un Paese che vuole crescere».

 

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