Caro benzina, il governo rilancia: «Taglio alle accise di 25 cent a litro». Misure anche per bollette e famiglie

Caro benzina, il governo rilancia: «Taglio alle accise di 25 cent a litro». Misure anche per bollette e famiglie
Caro benzina, il governo rilancia: «Taglio alle accise di 25 cent a litro». Misure anche per bollette e famiglie
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Venerdì 18 Marzo 2022, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 15:24

Taglio delle accise sulla benzina. Bonus sociale allargato per le famiglie. Bollette a rate e crediti d'imposta per le imprese. Golden power rafforzato. Il premier Mario Draghi tiene fede all'impegno a intervenire «subito» per difendere il potere di acquisto delle famiglie e il tessuto imprenditoriale, soprattutto quello più esposto con Russia e Ucraina e dopo aver stretto in mattinata l'asse con gli altri Paesi del Mediterraneo per ottenere un tetto al prezzo del gas a livello europeo, nel pomeriggio riunisce cabina di regia e poi in serata il Cdm per il varo dei primi aiuti.

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Il provvedimento è complesso, le risorse limitate - senza scostamento - e le misure vengono limate fino all'ultimo.

All'ora di cena il Consiglio dei ministri è ancora in corso. Nel pomeriggio ai capidelegazione il premier e il ministro Daniele Franco ne illustrano solo una parte: i mercati sono ancora aperti e alcune scelte sono «sensibili», a partire da quelle per aumentare la difesa da parte dello Stato delle attività strategiche come il cloud o il 5G. Ma assicurano che sarà esteso il bonus sociale, per arrivare a proteggere dai rincari di luce e gas circa 5,2 milioni di famiglie, contro i 4 attuali.

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Taglio da 25 cent per benzina e diesel

Per abbassare il costo alla pompa di benzina, diesel e Gpl arriva intanto un decreto ministeriale che attiva il meccanismo dell'accisa mobile: se i prezzi aumentano i maggiori incassi Iva si possono utilizzare per abbattere le accise, che saranno intanto ridotte fino a fine aprile di 25 cent al litro, dopo che nel primo pomeriggio si era parlato di un taglio di appena 8,5 cent al litro, che sarebbero diventati circa 10 considerando anche la conseguente riduzione del peso dell'Iva. Numeri che avevano provocato l'ira dei consumatori, che avevano definito «una presa in giro» la misura perché troppo debole.

In tutto saranno utilizzati circa 308 milioni: troppo poco, dicono subito i consumatori ma anche i partiti di maggioranza, Forza Italia e Lega in testa, con Matteo Salvini che chiede subito di portare la cifra a mezzo miliardo. Ma gli aiuti, si affrettano ad assicurare dal governo mentre la riunione del Cdm ancora deve iniziare, saranno ben più «significativi» perché accompagnate da altre misure nel decreto legge.

La prima bozza del decreto

Nelle prime bozze del nuovo «decreto Ucraina» ci sono solo i buoni carburante che i lavoratori ricevono dai datori di lavoro, che fino a 200 euro diventano esentasse - misura perorata dal leghista Giancarlo Giorgetti. Il resto sarà discusso direttamente in Cdm. Nel testo che arriva sul tavolo dei ministri c'è un ventaglio di interventi che spazia dagli aiuti per le bollette a quelli per l'agricoltura, fino al nuovo pacchetto di interventi per l'accoglienza dei profughi - già oltre 53mila - con un piano per l'assistenza fino a 75mila ucraini che scappano dalla guerra.

Per contenere i rincari di luce e gas oltre all'aumento del tetto Isee per il bonus sociale per le famiglie ci sono anche le misure per le imprese, dalla possibilità di rateizzare in 24 mesi i consumi di maggio e giugno al credito d'imposta per l'acquisto di energia anche per il secondo trimestre. Ma nelle bozze non compaiono misure per tassare gli extraprofitti delle società energetiche. Sui rincari, in generale, vigilerà mr Prezzi, che avrà più poteri e potrà infliggere multe fino a 5mila euro a chi non saprà motivare gli aumenti.

Bisogna fare di più per le imprese, avverte però il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, lanciando l'allarme per l'ex Ilva e l'acciaio nazionale. Scarseggiano i rottami, spiega ai colleghi, e vanno tutelate le materie prime per garantire la produzione italiana, insiste, dopo avere proposto nei giorni scorsi diverse misure per controllare l'export, compresi i dazi. Per proteggere l'occupazione, intanto, il decreto stanzia 150 milioni per finanziare la Cig in deroga per le industrie in difficoltà che abbiano finito gli ammortizzatori ordinari. Arriva poi il taglio dei pedaggi per l'autotrasporto per 20 milioni - come da accordo con le categorie che ha sventato il fermo di camion e tir - e 195 milioni per il sostegno di pesca e agricoltura. Mano tesa anche al turismo, con un credito d'imposta che coprirà il 50% della seconda rata Imu per alberghi, fiere, terme e parchi tematici.

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