Carlotta, morta a 18 anni in un incidente. L'amico alla guida si scusa coi genitori: «Non si dà pace»

Marco Dussin, il falegname ventenne alla guida della macchina, ha parlato con i genitori della ragazza

Carlotta De Rossi
Carlotta De Rossi
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 21:22

I genitori di Carlotta De Rossi hanno ricevuto la visita di Marco Dussin, il falegname ventenne alla guida della macchina su cui la figlia ha perso la vita dopo un incidente.

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Carlotta De Rossi morta in un incidente

Lo scorso 21 dicembre un'auto con con quattro giovani a bordo che stavano facendo ritorno a casa dopo una serata di festa, forse a causa di un malore improvviso o una distrazione da parte del conducente, è uscita di strada. Nello schianto ha perso la vita Carlotta De Rossi, studentessa di 18 anni che abitava a Villorba, mentre gli altri tre amici sono rimasti feriti in modo lieve. Alla guida dell'auto, una Ford Fiesta, il falegname ventenne Marco Dussin: «Ci ha chiesto scusa mille volte – hanno fatto sapere i genitori della ragazza a “Il Messaggero” - e non si dava pace. Ero sconvolto e triste come tutti noi per la morte di Carlotta. Ma la colpa non è sua. E' andata così. Non c'è niente da fare, solo convivere con questo vuoto immenso». L'incidente è avvenuto all'1e30 circa, la ragazza è morta nel fossato che costeggia la strada, dopo che l'auto ci è finita dentro. I ragazzi, come racconta Chiara, anche lei nel veicolo, non se ne sono neanche resi conto: «Stavamo cantando - ha detto la 18enne - Poi l'incidente. Ma quando mi sono girata Carlotta non c'era più».

 

Per il conducente Marco ci potrebbero essere ripercussioni giudiziarie.

La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, indagando il ragazzo che è risultato negativo all'alcoltest. Il sospetto è che l'incidente possa essere stata causata da un eccesso di velocità, ma non si escludono un'eventuale distrazione o un colpo di sonno come possibili cause o concause: «Ci sentiamo soffocare – ha fatto sapere il papà Roberto - Stanotte ieri non ho chiuso occhio, mia moglie Lorena nemmeno. A un certo punto ho acceso la luce perché mi sembrava di impazzire». Ieri pomeriggio per la ragazza è stata organizzata una veglia dai gruppi giovanili della parrocchia e dagli amici.

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