Carabiniere ucciso, Elder: «Avevo paura di essere strangolato»

Carabiniere ucciso, Elder: «Avevo paura di essere strangolato»
Carabiniere ucciso, Elder: «Avevo paura di essere strangolato»
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Domenica 4 Agosto 2019, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 19:40

«Elder ci ha detto che aveva paura di essere strangolato, di essere oggetto di un'aggressione da parte di Cerciello quella notte, non sapeva che fosse un carabiniere». Lo riferiscono gli avvocati Roberto Capra e Renato Borzone, legali di Finnegan Lee Elder, il ragazzo americano reo confesso dell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Elder non ha ribadito la confessione al Gip. 
 

 

Un racconto che, facendo intendere l'esclusiva volontà di difendersi, punta in parte a giustificare quanto accaduto durante la colluttazione con il carabiniere, pochi istanti prima che il ragazzo tirasse fuori il suo coltello da marine per affondare la lama undici volte nel corpo del militare in borghese. Elder, che non ha ribadito la sua confessione al Gip, ha riferito il resoconto ai suoi avvocati, il quali «non escludono, aldilà delle persone direttamente coinvolte, possano esserci dei testimoni che possano aiutare a chiarire la vicenda».
 
 

«Ci auguriamo che la Procura riesca ad acquisire tutte le immagini della videosorveglianza in strada - ha spiegato l'avvocato Roberto Capra - , affinché venga fatta piena luce sul caso». Parole che fanno eco a quelle della famiglia Elder, i quali a San Francisco hanno tenuto una conferenza stampa. Le parole di papà Ethan, che nei giorni scorsi era stato a Roma dove ha avuto due diversi colloqui in carcere con Finnegan a Regina Coeli, sono state affidate al loro legale statunitense, Craig Peters. «Ô spiacevole, anche se comprensibile, che si sia giunti velocemente ad una valutazione di questo caso. La politica e i media sono divisi. Invece noi percepiamo unitamente sia la tragedia della morte di Rega, sia il fatto che Finnegan sia stato condannato ingiustamente - ha detto l'avvocato Peters davanti alla casa degli Elder, leggendo un breve comunicato - La verità venga fuori e nostro figlio torni presto a casa. Abbiamo l'impressione che l'opinione pubblica abbia avuto un resoconto incompleto della verità degli eventi». Gli stessi genitori di Elder hanno assistito alla lettura della nota, al termine della quale il legale non ha accettato domande. «Continuiamo ad avere la famiglia Cerciello nei nostri pensieri e preghiamo per loro in questo difficile momento», ha anche aggiunto l'avvocato. Sulle dichiarazioni degli Elder è poi intervenuto il ministro del'Interno, Matteo Salvini, per il quale «l'unica verità evidente è che, con undici bestiali coltellate, un criminale ha ammazzato un figlio, uno sposo, un fratello, un Italiano di 35 anni. Galera. Punto».

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