Carabiniere ucciso, le frasi choc: «Facciamogli fare la fine di Cucchi». L'Arma: «Toni esecrabili, interverremo»

Carabiniere ucciso, le intercettazioni choc: «Scioglieteli nell'acido, devono fare la fine di Stefano Cucchi»
Carabiniere ucciso, le intercettazioni choc: «Scioglieteli nell'acido, devono fare la fine di Stefano Cucchi»
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Mercoledì 9 Febbraio 2022, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 19:35

«Fategli fare la fine di Cucchi»: sono le parole choc contenute nelle chat tra i carabinieri dopo l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, per il cui omicidio sono accusati gli americani Gabriele Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder (condannati all'ergastolo in primo grado).

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Le intercettazioni sono depositate nel processo a carico di Fabio Manganaro, il carabiniere finito sotto processo per la vicenda del bendaggio di Hjorth, a cui fu messa una benda durante l'interrogatorio. «Squagliateli nell'acido», «fategli fare la fine di Cucchi», sono le frasi choc che sono contenute in alcune chat intercorse tra i carabinieri e depositate nel processo a carico di Manganaro: nei confronti di quest'ultimo l'accusa è di misura di rigore non prevista dalla legge.

Delle chat, avvenute nelle ore successive al fermo dei due americani nel luglio del 2019, scrive oggi il Corriere della Sera. «Li abbiamo presi stiamo venendo al reparto», scrive un militare nella chat.

E i colleghi commentano: «Ammazzateli di botte» oppure «speriamo che gli fanno fare la fine di Cucchi». Tra le frasi finite all'attenzione del giudice monocratico anche quella di un militare che scrive: «Non mi venite a dire arrestiamoli e basta. Devono prendere le mazzate. Bisogna chiuderli in una stanza e ammazzarli davvero» e altri chiosano: «Bisogna squagliarli nell'acido». 

L'Arma: avvieremo procedimenti disciplinari

«L'Arma dei Carabinieri ha testé appreso che, nell'ambito del processo a carico del Maresciallo Capo Fabio Manganaro, per la vicenda del bendaggio di Gabriele Natale Hjorth, sono stati depositati atti di un consulente esterno della Procura relativi a contenuti di alcune chat intercorse tra militari dai toni offensivi ed esecrabili. Non appena gli atti con i nominativi dei militari coinvolti saranno resi disponibili, l'Arma avvierà con immediatezza i conseguenti procedimenti disciplinari per l'adozione di provvedimenti di assoluto rigore». Lo scrive l'Arma in un comunicato.

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